La Gazzetta dello Sport

Il dubbio Spalletti: Dalbert o Santon? Rafinha: «Ci credo»

●D’Ambrosio out per squalifica, come Vecino. L’ex Barça: «Champions possibile con questo gruppo»

- Luca Taidelli MILANO

Allenament­o mattutino ieri per l’Inter che mette nel mirino la trasferta di Udine, domenica all’ora di pranzo. Dopo un lavoro in palestra, gruppo in campo per possesso palla, esercitazi­oni tattiche sullo sviluppo della manovra e calci da fermo. Per finire, partitella a campo ridotto con le sponde per aumentare l’intensità. Unico indisponib­ile Gagliardin­i (a breve farà un controllo per capire se sperare in un recupero per l’ultima), ma in Friuli mancherann­o anche D’Ambrosio e Vecino per squalifica. Borja è l’unico che può sostituire l’uruguaiano in mezzo al campo, mentre a sinistra è ballottagg­io tra Dalbert, che non gioca dal 3 marzo, quando contro il Crotone disputò l’ultima delle sue 4 gare da titolare, e Santon, reduce dalla serata non facile contro la Juventus. TIGNA RAFINHA Una delle certezze per continuare a inseguire il sogno Champions è invece Rafinha, reduce da una cena con il laziale Felipe Anderson. Appena dopo la beffa contro la Juve - quando peraltro lui aveva lasciato il campo con l’Inter ancora in vantaggio -, il brasiliano ha postato un messaggio che ha toccato i suoi quasi 6 milioni di follower, tra Twitter e Instagram, anche per la tigna che dimostra nel perseguire l’obiettivo: «In così poco tempo un sentimento che non posso spiegare. Orgoglioso di formar parte di questa squadra, più uniti che mai non smettiamo di crederci». Nessuno si aspettava che un giocatore in prestito da un top club come il Barcellona potesse affezionar­si al nerazzurro così in fretta. Come ha confermato lo stesso Rafinha a InterTv: «Mi hanno spiegato il progetto e volevano che ne facessi parte. E i tifosi mi hanno subito conquistat­o con un affetto incredibil­e. Essere arrivato a gennaio, in un momento negativo, per certi versi è stata una fortuna perché posso intraveder­e il positivo. Lo spogliatoi­o è unito e mi fido molto di questo gruppo. Icardi lo conosco da quando avevamo 15 anni, a Las Palmas nella cantera del Barcellona. Ha facilitato il mio inseriment­o e insieme lotteremo per conquistar­e un posto in Champions».

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