La Gazzetta dello Sport

L’ULTIMO GRANDE CHIUDE IL CERCHIO

- Dell’inviato a Gerusalemm­e LUCA GIALANELLA

Il podio è la prima struttura pronta, in cima allo strappo della cronometro, con prospettiv­a magica sulle Mura della Città Vecchia e sulla Torre di Davide. Operai al lavoro alla Porta di Jaffa, luogo della memoria per milioni di ebrei che proprio qui concludeva­no il ritorno nella Terra Promessa. La piazza del Municipio, sotto lo studio del sindaco-ciclista-maratoneta-pilota di rally Nir Barkat, è dominata da quella passerella rosa a forma di infinito dove oggi pomeriggio sfilerà la top model-madrina Bar Refaeli.

Sono giorni storici per Israele e per il Giro. La corsa rosa ha trovato a Gerusalemm­e un’accoglienz­a che resterà incisa nella pietra calcarea chiara con cui sono costruite le case (obbligator­io farlo per non alterare il colore della città). Questo luogo sacro a tre religioni, che sembra fermo al suo passato millenario ma è tra i primi venti al mondo per la nascita di start-up, sta vivendo una favola rosa. Il Giro dà e riceve.

Se Gerusalemm­e è l’anima del mondo, il mondo della bicicletta ha capito quanto la corsa Gazzetta sia importante. Anche Chris Froome. E adesso che il numero uno dei grandi giri di questa generazion­e ha ceduto all’appetito della maglia rosa, il cerchio è compiuto. Lance Armstrong si presentò solo a fine carriera, nel 2009 a Venezia; Bradley Wiggins girò le spalle al Tour vinto e nel 2013 si presentò al via di Napoli. I big dei big, qui. Ma Froome ha sperimenta­to subito l’atmosfera che lo aspetterà, in bici e fuori. Il quattro volte re del Tour, circondato dai sette compagni, come in Francia, in una conferenza stampa tosta, domande scomode: non si è tirato indietro, con il sorriso.

Ma l’impatto è stato duro. Così come Dave Brailsford, il potente general manager di Sky, da tempo sotto il fuoco della stampa britannica. Faccia a faccia, con «la domanda» più volte ripetuta e da lui non risposta: «Se Froome sarà condannato per l’affare salbutamol­o, Sky applicherà la tolleranza zero e lo licenzierà?».

La temperatur­a è calda. E non siamo ancora entrati nel deserto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy