Turismo, strutture e sicurezza Israele, investimento record
●Nove mesi di preparazione: nelle tre tappe schierati 4000 poliziotti e 6000 agenti privati
Il Giro è il primo passo di una strategia che cambierà il volto di Israele nel rapporto con la bicicletta. Il governo Netanyahu (presente domani alla crono) e cinque ministeri chiave (cultura e sport; turismo; di Gerusalemme; sicurezza; finanze) sono stati la struttura di una sfida che sembrava impossibile. Ma la visione di Sylvan Adams, il filantropo canadese già campione del mondo Master in bici, che ha coperto personalmente due terzi dell’intero budget, è a medio termine. Adams è stato definito «man of dreams», l’uomo dei sogni, e adesso è l’eroe di un Paese che ha appena festeggiato i 70 anni di vita. Volete la scaletta? Martedì è stato inaugurato il velodromo di Tel Aviv, il primo del Medio Oriente, intitolato allo stesso Adams, con apertura ufficiale a ottobre; sarà ampliata la rete delle piste ciclabili in città e campagna, per aiutare i pendolari; verranno dati incentivi ai cittadini che useranno la bicicletta per spostarsi; aumenteranno le scuole di ciclismo per i giovani.
TV E BUDGET Ieri, seduti accanto a Miri Regev, ministro di cultura e sport, Yariv Levin (turismo) e Zeev Elkin (Gerusalemme e tradizioni), Paolo Bellino (d.g. di Rcs Sport) e Mauro Vegni (direttore del Giro) sono stati applauditi come perni del «dream team». La Regev: «Mai un evento sportivo così importante nella nostra storia, mai un budget così alto. Il governo ha investito 30 milioni di shekel (la moneta locale: 7,5 milioni di euro, ndr)». Diecimila turisti in arrivo solo per il Giro; 40 milioni di shekel (10 milioni di euro) di giro d’affari; più 30% di arrivi a Gerusalemme; del budget complessivo di 100 milioni di shekel (25 milioni di euro, ma questa cifra comprende anche costi locali), 30 vengono dal governo e 70 da Adams; 15 ore di diretta delle tre tappe, «un valore incalcolabile per il nostro Paese. Perché l’obiettivo è far vedere Israele a un miliardo di persone». Per produrre le immagini, saranno utilizzati due elicotteri e 31 telecamere, delle quali sei in moto. Imponente anche l’apparato di sicurezza. Al tavolo c’era il capo della polizia, Zohar Dvir: «Ci siamo preparati per nove mesi e vogliamo zero problemi. Abbiamo anche istituito una linea speciale per le informazioni ai cittadini». Ci saranno 4000 poliziotti a vigilare sulle strade e sugli alberghi delle squadre, più 6000 agenti di contractors privati. E sui percorsi sono state installate 46 telecamere a Gerusalemme e 67 a Tel Aviv per tenere sotto controllo il comportamento del pubblico e prevenire qualsiasi azione.