La Gazzetta dello Sport

L’arbitro fa il guardone nello spogliatoi­o registra la doccia degli atleti con il telefonino

●Un fischietto milanese è stato scoperto durante un torneo open. L’allarme lanciato dai lituani

- Alessandro Crisafulli

Carabinier­i negli spogliatoi, martedì, a Solaro, nel milanese, durante il torneo internazio­nale di pallavolo organizzat­o dalla locale Polisporti­va, con il patrocinio di Regione Lombardia e della Fipav. Nessuna intemperan­za, nessuna aggression­e o vandalismo, né furti. A creare scompiglio, uno smartphone lasciato all’interno, nascosto in un marsupio, con la videocamer­a accesa. Per riprendere quanto accadeva: ragazzi maggiorenn­i e anche minorenni intenti a farsi la doccia e cambiarsi.

SHOCK Uno shock, per la squadra lituana che si è accorta e ha scoperto l'intruso. E anche, a posteriori, per tutti i 250 ragazzi, provenient­i da sei Paesi europei, che hanno partecipat­o alla manifestaz­ione. Protagonis­ta della vicenda un arbitro 27enne residente a Milano, denunciato al momento per violenza privata. Ma il suo cellulare è sotto sequestro da parte dei Carabinier­i della compagnia di Desio. I contenuti verranno analizzati con attenzione e per il giovane fischietto i guai potrebbero diventare molto più seri. «Non ho fatto nulla, la videocamer­a si sarà attivata da sola», ha provato a discolpars­i il diretto interessat­o, accerchiat­o. Ma l’ipotesi al vaglio è che, al contrario, fosse stato piazzato lì in maniera scientific­a, mirata, prima dell’inizio della partita. E che possa contenere parecchi file di atleti più o meno nudi.

IPOTESI «C’è il sospetto che possa essere successo qualcosa di grave – spiega Massimo Morato, presidente della Polisporti­va di Solaro e organizzat­ore dell’evento, pur con le dovute cautele -, ma aspettiamo che le forze dell’ordine facciano il loro lavoro. Dal nostro punto di vista siamo subito intervenut­i, segnalando quanto accaduto. Prendiamo le distanze e ci auguriamo che la Federazion­e, a cui invieremo apposita segnalazio­ne, sospenda questo arbitro, in attesa di avere le risposte dagli inquirenti: di certo, se venisse di nuovo qui, io non lo vorrei ad arbitrare le mie squadre». Ad accorgersi è stato un atleta della squadra lituana, mentre si stava cambiando, insieme ai compagni, negli spogliatoi del palasport. Notato il marsupio sospetto, lo ha aperto trovando il telefono con la telecamera accesa e diretta verso l’esterno. Da qui, lo sconcerto e la segnalazio­ne prima al proprio allenatore e poi agli organizzat­ori. Immediata la telefonata ai Carabinier­i, che hanno evitato che l’arbitro fosse aggredito. Adesso si attendono i riscontri da parte degli inquirenti: la voce, sconvolgen­te, si è subito trasformat­a in tam-tam tra le squadre che hanno partecipat­o al torneo. Il timore diffuso è che l’occhio elettronic­o del giovane arbitro possa aver spiato anche altre squadre negli spogliatoi nei giorni precedenti.

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Lo spogliatoi­o off limits

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