La Gazzetta dello Sport

È proprio GiroMania Le lacrime di Lopez e l’orgoglio di Sagiv

●In 3000 hanno ballato e urlato di gioia. Il campione israeliano della crono: «Realizzati tutti i miei sogni»

- Luca Gialanella INVIATO A GERUSALEMM­E

Nella sera di Gerusalemm­e, il rosa è anche in cielo. E sembra abbracciar­e quelle tremila persone di Safra Square, la piazza del comune, che non vogliono andar via. Si chiama «GiroMania». Ballano, si dimenano, urlano di gioia. È la presentazi­one delle ventidue squadre, ma si trasforma in un festival rock.

MUSICA Volano i palloncini rosa, le ballerine portano l’infinito, il simbolo (matematico) del Giro d’Italia, sulla passerella dalle quali si alzano tante mani, a ritmo di musica. E il termometro dell’applauso sale al massimo quando la Israel Cycling Academy apre la sfilata. È la prima formazione profession­istica di questa nazione, punto di partenza di un progetto che, dallo sport, si espanderà all’ambito sociale e urbano. Un’idea nata tre anni fa in un caffé della Giudea tra Sylan Adams, il mecenate canadese presidente onorario della Grande Partenza, e Ran Margaliot, l’ex profession­ista diventato manager del team. Guy Sagiv, 23 anni, campione nazionale della cronometro, con la scritta «Ambasciato­re di pace» sulla schiena, è il primo dei suoi e infiamma la piazza: «Da bambino, avevo un sogno: diventare profession­ista. Il secondo sogno era correre un grande giro. E ora che inizia nel mio Paese, si è realizzato tutto».

TOP E poi arriva lei, Bar Refaeli, la top-model simbolo di Israele. «Shalom a tutti. È un vero onore far parte della GiroMania». E in italiano: «Amore infinito». E ancora: «Are yoy ready Jerusalem?». Sì, Gerusalemm­e è pronta. Baci al pubblico. Il Giro è bellezza. Il cuore rosa si muove a ondate. Spuntano cartelli curiosi: «Vogliamo piste ciclabili». E una bandiera della Sardegna con i quattro mori: il tifo per Aru non ha confini.

ATLETI EMOZIONATI I corridori sono all’ombra, in un giardinett­o. Beppe Martinelli, direttore sportivo dell’Astana, non sbaglia la valutazion­e: «Non ero mai venuto qui. Siamo andati al Santo Sepolcro e Lopez, che è molto religioso, si è emozionato. Il Giro ti fa capire che il ciclismo può andare dappertutt­o». Esteban Chaves, sorriso rigoglioso: «We are dreamers (noi siamo sognatori, ndr), e allora Grazie Gerusalemm­e». È uno dei corridori più applauditi dal pubblico. Fino all’arrivo di Chris Froome, gli occhi lucidi. Con la gente che salta dietro le transenne e si arrampica sui pilastri per poter scattare una foto: «Questo è un sogno che si realizza». Sì, è proprio GiroMania.

 ??  ?? 5 1
5 1
 ??  ??
 ?? LAPRESSE ?? ● 1 La sfilata di Tom Dumoulin e della sua Sunweb AFP
● 2 Il tricolore Fabio Aru BETTINI
● 3 L’Ag2R in passerella AFP
● 4 Il grande show prima dell’arrivo dei corridori LAPRESSE
● 5 Una delle modelle del Giro AFP
● 6 Musica e balli a contorno
LAPRESSE ● 1 La sfilata di Tom Dumoulin e della sua Sunweb AFP ● 2 Il tricolore Fabio Aru BETTINI ● 3 L’Ag2R in passerella AFP ● 4 Il grande show prima dell’arrivo dei corridori LAPRESSE ● 5 Una delle modelle del Giro AFP ● 6 Musica e balli a contorno
 ??  ?? 3 2 4
3 2 4
 ??  ?? 6
6
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy