La Gazzetta dello Sport

Reina è ai saluti: canti, balli e commozione

●Pepe ha radunato tutta la famiglia e gli amici in un locale. Il portoghese Rui Patricio in prima fila per la succession­e

- Gianluca Monti NAPOLI

«Alzate le mani e cantate con me: Pepe Reina uno di noi», così Paolo Cannavaro ha salutato con un video Pepe Reina partecipan­do, a modo suo, dalla Cina, alla festa con la quale il portiere spagnolo ha salutato i compagni di squadra (non tutti erano presenti, ma Hamsik c’era ed ha scritto pure un bel messaggio via Instagram) e gli amici napoletani che l’hanno sempre sostenuto. COLLEGHI ILLUSTRI Se Cannavaro ha usato quelle parole è perché Reina in pratica è stato il suo successore a Napoli. Leader, seppur non capitano. Quattro anni, divisi in due «puntate», e tanti ricordi che sono passati davanti agli occhi di Pepe e dei suoi 250 ospiti che hanno affollato un locale di Coroglio mercoledì sera per un party che ricordava la «feria di Cordoba», la fiera di una settimana che si tiene a maggio nella città natale di Pepe. Reina ha cantato con Andrea Sannino, rigorosame­nte in napoletano, e si è anche commosso guardando il video che gli è stato preparato da colleghi illustri quali Pique, Ramos, Iniesta, Torres ed altri che insieme a lui hanno fatto grande la Roja. Al suo fianco la moglie Yolanda, splendida padrona di casa e autrice di una toccante lettera per il marito, ed i cinque figli che completano il «clan» Reina. I fuochi d’artificio non potevano mancare ma anche le parole usate da Pepe hanno colpito nel segno: «Quello del Napoli sarà ogni volta il primo risultato che chiederò perché questa città mi è entrata dentro. Sarei rimasto qui per sempre, senza di lui».

CENA Ecco, lui è Aurelio De Laurentiis che Reina non ha mai citato nel suo discorso dal palco ma con il quale i rapporti sono praticamen­te inesistent­i dalla scorsa estate e da un’altra cena, quella con la quale il Napoli ha salutato la stagione 2016-2017. Una battuta infelice del presidente, lo stupore generale, il gelo in sala e la reazione stizzita di Pepe e, via social, della signora Yolanda. L’avventura azzurra di Reina è finita lì, ma Pepe, che aveva un altro anno di contratto, lo ha voluto ugualmente onorare (nonostante più di qualche offerta importante, tra le quali pure quella del Psg).

RUI PATRICIO E GATTUSO Anche il Napoli, a dire il vero, non ha voluto privarsene. Sarri, in particolar­e, ha preteso che Reina, primo firmatario del patto scudetto, fosse ancora la guida dello spogliatoi­o. Pepe è stato una guida anche in campo, ha giocato sempre in campionato tranne che a Verona contro il Chievo e non ha mai demeritato. Adesso Giuntoli è pronto a sostituirl­o con Rui Patricio, per il quale si cerca l’accordo con lo Sporting Lisbona dopo aver ricevuto l’o.k. del portiere. È lui il favorito per raccoglier­e l’eredità di Reina che, curiosamen­te, ha espresso pareri lusinghier­i ai suoi amici sul collega. Pepe, invece, è pronto per una nuova avventura al Milan anche se Napoli, come ha confessato mercoledì sera, gli mancherà e finirà per tornarci spesso (anche i suoi figli qui si sono sentiti a casa ed hanno costruito rapporti molto solidi con i compagni di scuola e di giochi). In alternativ­a, i suoi amici hanno già tranquilli­zzato Pepe: per loro, ogni occasione sarà propizia per andarlo a trovare e portargli i tanto amati prodotti tipici.

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Pepe Reina, 35 anni, era tornato al Napoli tre anni fa ANSA

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