Una sera a cena Mirabelli-Mendes Menù: il futuro di André Silva Monaco al tavolo
● Martedì a Madrid il d.s. Milan ha incontrato il manager del portoghese. Ipotesi Principato
Prima la partita in uno dei box dello stadio Bernabeu e poi la cena in un locale esclusivo della città, Madrid, dove il d.s. Mirabelli è stato avvistato martedì scorso. Il dirigente rossonero ha così onorato la festa dei lavoratori, lavorando: ha seguito la partita tra Real e Bayern Monaco, semifinale di ritorno di Champions League, in una delle terrazze dello stadio affittate a Jorge Mendes e con l’influente manager portoghese ha poi condiviso anche la cena post partita. Il d.s. e l’agente di Ronaldo non erano soli: tra gli altri commensali, seduti allo stesso tavolo, c’era il direttore sportivo del Monaco, Michael Emenalo.
PUBBLICHE RELAZIONI La trasferta a Madrid, in cui Mirabelli era accompagno dal club manager Abbiati, è stata l’occasione anche per altri appuntamenti e per un fitto lavoro di pubbliche relazioni. Il blitz è durato poco più di 24 ore, il pomeriggio del giorno dopo il d.s. era al campo a seguire l’allenamento rossonero, ma comunque un tempo sufficiente per sedersi per due volte allo stesso tavolo con uno dei manager più influenti del mercato mondiale. In attesa di veder definita la propria posizione - dipenderà dal finale di stagione e soprattutto dalle considerazioni della proprietà – il d.s. gira l’Europa, visiona e si informa, come impone la propria professione. L’ultima cena può aver avuto un menù abbastanza ricco, se come sembra si è parlato del futuro di André Silva, costato 38 milioni di euro l’estate scorsa dal Porto. Mendes è l’agente di André e il mediatore dell’operazione che in estate ha portato il centravanti a Milanello. La piazza spera ovviamente in un botto finale, ma la stagione del portoghese è stata finora piatta: due gol decisivi a Genoa e Chievo in 23 presenze di campionato per il resto piuttosto anonime. Meglio è andata in Europa dove gli avversari avevano però un’altra consistenza: 8 gol in 14 uscite. Dipenderà dal Milan (ma anche dai desideri di André) quello che succederà una volta chiusa la stagione.
INSISTERE Non è escluso che le parti provino a insistere almeno per altri sei mesi, o al contrario che decidano di separarsi subito per poi scegliere – o meno – di ritrovarsi in futuro. La presenza al tavolo dell’altra sera del dirigente del Monaco può essere un caso o forse no: potrebbe tornare attuale una trattativa di qualche mese fa che vedeva Silva nel Principato con Keita come possibile contropartita. L’ex laziale ora è infortunato ma in Ligue 1 ha dimostrato di saper funzionare: 23 presenze e 8 gol prima dello stop muscolare. Keita gioca esterno mancino, ruolo che oggi al Milan è ben coperto da Calhanoglu e che sembrerebbe porre un freno all’affare. Ma se, come sembra, dal prossimo campionato Gattuso disegnerà il cambio di modulo con l’ingresso del trequartista la situazione potrebbe cambiare di nuovo: con Hakan al centro si aprirebbe uno spazio a sinistra. Altri giocatori del Monaco potrebbero tornare utili al Milan, altri del Milan potrebbero interessare in futuro al Monaco. Se ne riparlerà. TWEET SMENTITA Un dialogo intanto è iniziato e chissà dove porterà, considerate le numerose variabili. Stavolta non deve essere un caso che il ragionamento riguardi una possibi- le operazione in uscita: il mercato in entrata è fermo in attesa degli eventi. Così lo stesso Mirabelli è stato costretto a smentire le indiscrezioni che in queste ore avvicinavano il Milan a grandi centravanti internazionali. Intervenuto in serata con un tweet sul proprio profilo ufficiale il direttore sportivo, in sintesi, ha voluto precisare: «Non ho mai fatto confidenze di mercato. Restiamo concentrati sul finale di questa stagione. Il nostro futuro adesso si chiama Milan-Verona, poi testa, gambe e cuore alla Finale di Coppa Italia contro la Juventus». Dopodiché sarà effettivamente tutto più chiaro: gli obiettivi centrati e di conseguenza anche il mercato e chi direttamente se ne occuperà.