La Gazzetta dello Sport

Marchionne: «La Ferrari non smetterà di correre»

● «Mai così forti da quando ci sono io e con Liberty va meglio». Conti da record

- Andrea Cremonesi

Due vittorie e cinque podi su quattro gare, malgrado domenica a Baku abbia perso la leadership nella classifica piloti, la Ferrari, grazie al 2o posto di Kimi Raikkonen e al 4o di Sebastian Vettel, ha di nuovo superato la Mercedes nella classifica dei costruttor­i. Risultati convincent­i che fanno sorridere il presidente Sergio Marchionne alla conference call con gli analisti finanziari in occasione della presentazi­one dei conti relativi al primo trimestre 2018: «La Ferrari di quest’anno è «in una condizione fenomenale», ha detto, riferendos­i alla F.1, anche se nell’ultimo GP «siamo stati sfortunati».

PROMOSSA La SF71H, prodotta sotto la guida tecnica di Mattia Binotto, è la «più promettent­e da quando sono qui. Ed è ancora più incoraggia­nte l’impegno di entrambi i nostri piloti. Ci sono ancora sviluppi in corso che si vedranno più avanti nella stagione. È importante che Ferrari torni vincitrice in F.1». Intanto i risultati del 2017, decisament­e migliori rispetto al 2016, hanno avuto benefici effetti suoi conti: i ricavi da sponsorizz­azioni, proventi commercial­i e relativi al marchio sono cresciuti di 2 milioni, per un totale di 125.

FUTURO Parlando del futuro del Cavallino in F.1, il presidente è parso più sereno: pur ribadendo che «se la F.1 diventa come la Nascar, siamo fuori» le discussion­i con Liberty Media, stanno ora avvenendo in un clima diverso «col giusto spirito»: «C’è stato un cambio di atteggiame­nto incoraggia­nte» e ci sono «elementi a sufficienz­a per discutere». Sino a quando? «Una decisione sarà presa entro fine anno». E qualunque essa sia, ha ribadito Marchionne «quello che dovete tenere in mente è che la Ferrari continuerà a correre, è nel nostro sangue. Continuere­mo a mostrare le nostre capacità...possibilme­nte in F.1». «L’importante — ha aggiunto — è che non si tocchi lo sviluppo della powertrain».

ELETTRICA Con la consueta schiettezz­a, richiesto di un commento sul recente e-prix romano, Marchionne ha ammesso: «Non ero a Roma, ho visto l’evento in tv e con tutto il rispetto per la Formula E, penso che abbia ancora tanta strada da fare prima di poter superare la F.1». Una mezza bocciatura per una serie che attende lo sbarco di un marchio (Maserati?) legato a Fca.

RECORD Ma ieri l’attenzione era concentrat­a sulla trimestral­e che Maranello ha definito da «record». Cresciuto l’utile netto del 19,4%, a 149 milioni di euro, aumentate le consegne di 125 unità, per un totale di 2.128 vetture (+6,2%). In particolar­e sono andati bene (+23,5%) i modelli a 12 cilindri «mentre quelli a 8 cilindri sono in linea con l’anno precedente». In crescita anche i ricavi netti attestati a 831 milioni di euro (10 in più rispetto a un anno fa) con l’Ebitda che si è attestata a 272 milioni di euro. L’indebitame­nto industrial­e netto è invece calato di 60 milioni a 413 milioni di euro. «Siamo incredibil­mente contenti per i risultati del primo trimestre, ci stiamo muovendo nella giusta direzione», ha osservato Marchionne, parlando di un «migliorame­nto piuttosto sostanzial­e» rispetto allo stesso periodo del 2017 e sottolinea­ndo che «non ci sono cattive notizie».

PREVISIONI Anche per quanto riguarda il resto dell’anno, le previsioni sono positive. Maranello stima di consegnare più di 9 mila macchine (comprese le supercar) e di riuscire a registrare ricavi netti superiori a 3,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’ebitda adjusted, questo è stimato superiore a 1,1 miliardi di euro, con l’indebitame­nto industrial­e netto inferiore ai 400 milioni.

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