La Gazzetta dello Sport

Il tifo di Bar Refaeli «Tutti in strada viva la normalità»

●«Per una settimana niente politica Ammiro i corridori, io non riuscirei mai a restare per ore concentrat­a in sella» La modella israeliana Bar Refaeli, 32 anni

- Antonino Morici

«NON TUTTI I MIEI CONNAZIONA­LI CAPISCONO IL PESO DELL’EVENTO»

BAR REFAELI CON L’EX FIDANZATO DI CAPRIO

INVIATO A GERUSALEMM­E

Safra Square non sarà come la spiaggia di Finolhu ma casa è sempre casa anche per una super modellaatt­rice-presentatr­ice avvezza a platee globali. Così, quando la piazza della Municipali­tà alza il livello dei decibel, Bar Refaeli attiva uno dei suoi sorrisi da knockout. È appena tornata in patria dalle Maldive. Non potrebbe essere più bella.

PER ISRAELE Il volto della madrina della Grande partenza è lo stesso che 7 milioni di utenti social guardano più o meno ogni giorno, ed è anche quello che a un certo punto la Southwest Airlines aveva scelto per colorare le carlinghe degli aerei. Tre volte sul numero di

Sports Illustrate­d dedicato ai costumi, dal 2013 alla guida della versione locale di X Factor, la ragazza israeliana diventata star planetaria esordisce sul palco onorando lo slogan della Corsa: «Che spettacolo! Ora capisco perché il Giro è Amore Infinito». Bar, 32 anni, parla con la Gazzetta di tutto ciò che ruota attorno a questo evento. «Nel mio lavoro ho sempre cercato di fare il bene del mio Paese chiedendo di realizzare i servizi fotografic­i qui, e non altrove. Perché la nostra terra nasconde paesaggi fantastici e molti non li hanno mai visti. Forse non tutti i miei connaziona­li comprendon­o la portata di quello che sta accadendo – dice la Refaeli, che negli ultimi anni ha finanziato la nascita GETTY IMAGES di due startup e sostenuto diversi ospedali infantili –. Quasi un miliardo di persone vedrà le immagini in tv e questa è senza dubbio la cosa migliore che potesse accadere».

PATRIA E FAMIGLIA La top proclamata «modella dell’anno» nel 2000 non nasconde le sue radici. Il marito Adi Ezra, imprendito­re israeliano sposato nel 2015, la segue durante i suoi spostament­i nel dietro palco. La madre Tzipi Levine, anche lei modella negli anni 70, non la lascia mai, tantomeno durante le interviste. Ed è lei che aiuta a ricordare il primo filo che ha unito le loro vite all’Italia. «Milano è stato l’inizio di tutto: il primo servizio fotografic­o all’estero. Adoro anche Roma, la pasta e l’atmosfera che si respira in certe città è unica». Quando il discorso vira sui problemi che tengono Israele sulle prime pagine gli occhi blu si stringono. «Il Giro ci aiuterà a mettere la politica in secondo piano: per una settimana non discuterem­o più di certe vicende. Abbiamo bisogno di vivere. E sono felice perché la gente vedrà finalmente la normalità di Israele. Vedrete: è sicuro ed è divertente stare qui». Bar è conosciuta anche per aver espresso spesso opinioni scomode su molti temi, per aver «aggirato» il servizio di leva (obbligator­io per uomini e donne) e per essere finita addirittur­a in manette, arrestata per evasione fiscale e rilasciata dopo 12 ore. Ma quando si tratta di difendere l’immagine della stella di David non risparmia fendenti, magari su Twitter. Roger Waters, che invitava i musicisti a boicottare Israele nelle loro tournée, ne sa qualcosa.

L’AMBIENTE «Mi aspetto un sacco di persone in strada, anche se credo che la gente impazzirà per il traffico! Forse non tutti hanno compreso quanto sia importante, quindi mi auguro di vedere più gente possibile sulle strade. Importante per i giovani». Il tema dell’ambiente è uno dei più sensibili per la Refaeli, attivista e testimonia­l della mobilità «green». «A Tel Aviv e a Gerusalemm­e vedo sempre più persone in bici. E il Giro aiuterà il processo di crescita. Lo sport è molto importante, lo considero una terapia per la mente e per l’anima e spero che le mie figlie, Elle e Liv, abbiano la mia stessa passione. Mi alleno tutti i giorni. Amo il basket e il tennis. Il ciclismo lo guardo a volte in tv: quello che ammiro dei corridori è la capacità di restare così concentrat­i per tante ore in bici. Io non potrei mai farlo».

«VEDO SEMPRE PIÙ GENTE IN BICI E CON IL GIRO SARÀ ANCORA MEGLIO»

BAR REFAELI

MODELLA COL TENNISTA NADAL

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VENERDÌ 4 MAGGIO 2018
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