La Gazzetta dello Sport

Lasagna, che nostalgia «Tifavo per il Fenomeno Ma Udine deve salvarsi»

●Da piccolo andava a San Siro per Ronie Da grande ha fatto all’Inter il primo gol in A. «Sono forti in tutto, sarà dura. L’Italia? Ci spero, gioco per arrivare in Nazionale»

- Francesco Velluzzi INVIATO A UDINE

C’è sempre l’Inter di mezzo. Ma da tifoso della prima ora che partiva con papà Leonardo da San Benedetto Po, nel Mantovano, per andare a San Siro a vedere Ronaldo il Fenomeno, Kevin Lasagna è diventato un incubo per i nerazzurri. Il primo gol in Serie A, quello che è come il primo amore e non si scorda mai, lo ha segnato nel gennaio del 2016 all’Inter di Mancini, togliendol­e i tre punti e dando un insperato pareggio al Carpi. L’unico vero amore adesso è quello per la compagna Arianna, ma Lasagna continua a non aver pietà dei colori del cuore: ultimo dispiacere il 17 dicembre scorso, quando l’Udinese di Oddo fece malissimo alla squadra di Spalletti e su quel 3-1 a San Siro ci fu anche la firma, la prima, del solito Kevin. «La più bella partita che abbiamo giocato in questo campionato»., racconta.

Ora, però, tutto è cambiato e voi dell’Udinese vi trovate a lottare per la salvezza. Insomma, serve un altro colpo da biliardo all’Inter alla Dacia Arena.

«Serve salvarsi. E serve prendere almeno un punto contro una squadra molto forte in tutto, che stava battendo la Juve. C’è Icardi, Miranda e Skriniar in difesa sono forti, per non parlare di Handanovic. E’ dura. Io ci proverò come ogni volta. Dando sempre il 110 per cento. L’Inter è stato il primo amore, il primo gol in A che non scorderò mai».

Quanto è mancato lei all’Udinese... Due mesi fuori, un calvario. Che cosa è successo?

«Stiramento al bicipite femorale sinistro col Torino. Ora sto bene e sarei la persona più felice del mondo se ci salvassimo».

Si è intuito dalle lacrime davanti al pubblico dopo la sconfitta interna col Crotone. Non è facile vedere un calciatore piangere.

«Quando tieni tanto a una cosa ci sta. Quel pianto era dettato dalla rabbia, quella partita era troppo importante».

E ora i tifosi la adorano.

«Io sto benissimo a Udine, ho altri 4 anni di contratto. Mi fa piacere l’apprezzame­nto dei tifosi, darò sempre il massimo. E’ un valore che mi hanno trasmesso papà e mamma: così sono arrivato anche a prendere il diploma di geometra».

Li aiutava a vendere nei mercati al bancone di frutta e verdura...

«D’estate mi divertivo e diventavo più spigliato».

Diciamo che la storia è cambiata:

lei con 12 gol è il terzo miglior marcatore italiano della Serie A. Quest’estate ci disse che avrebbe giocato con la stessa grinta di Belotti. L’ha superato, e ha messo pure in fila quasi tutti gli attaccanti italiani, tranne Immobile e Quagliarel­la. Di questo passo il nuovo c.t. non

12

IL NUMERO le reti di Lasagna quest’anno in A, in 26 presenze. In Coppa Italia, 3 presenze e 2 reti

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ANSA Kevin Lasagna, 25 anni, prima stagione all’Udinese

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