Lasagna, che nostalgia «Tifavo per il Fenomeno Ma Udine deve salvarsi»
●Da piccolo andava a San Siro per Ronie Da grande ha fatto all’Inter il primo gol in A. «Sono forti in tutto, sarà dura. L’Italia? Ci spero, gioco per arrivare in Nazionale»
C’è sempre l’Inter di mezzo. Ma da tifoso della prima ora che partiva con papà Leonardo da San Benedetto Po, nel Mantovano, per andare a San Siro a vedere Ronaldo il Fenomeno, Kevin Lasagna è diventato un incubo per i nerazzurri. Il primo gol in Serie A, quello che è come il primo amore e non si scorda mai, lo ha segnato nel gennaio del 2016 all’Inter di Mancini, togliendole i tre punti e dando un insperato pareggio al Carpi. L’unico vero amore adesso è quello per la compagna Arianna, ma Lasagna continua a non aver pietà dei colori del cuore: ultimo dispiacere il 17 dicembre scorso, quando l’Udinese di Oddo fece malissimo alla squadra di Spalletti e su quel 3-1 a San Siro ci fu anche la firma, la prima, del solito Kevin. «La più bella partita che abbiamo giocato in questo campionato»., racconta.
Ora, però, tutto è cambiato e voi dell’Udinese vi trovate a lottare per la salvezza. Insomma, serve un altro colpo da biliardo all’Inter alla Dacia Arena.
«Serve salvarsi. E serve prendere almeno un punto contro una squadra molto forte in tutto, che stava battendo la Juve. C’è Icardi, Miranda e Skriniar in difesa sono forti, per non parlare di Handanovic. E’ dura. Io ci proverò come ogni volta. Dando sempre il 110 per cento. L’Inter è stato il primo amore, il primo gol in A che non scorderò mai».
Quanto è mancato lei all’Udinese... Due mesi fuori, un calvario. Che cosa è successo?
«Stiramento al bicipite femorale sinistro col Torino. Ora sto bene e sarei la persona più felice del mondo se ci salvassimo».
Si è intuito dalle lacrime davanti al pubblico dopo la sconfitta interna col Crotone. Non è facile vedere un calciatore piangere.
«Quando tieni tanto a una cosa ci sta. Quel pianto era dettato dalla rabbia, quella partita era troppo importante».
E ora i tifosi la adorano.
«Io sto benissimo a Udine, ho altri 4 anni di contratto. Mi fa piacere l’apprezzamento dei tifosi, darò sempre il massimo. E’ un valore che mi hanno trasmesso papà e mamma: così sono arrivato anche a prendere il diploma di geometra».
Li aiutava a vendere nei mercati al bancone di frutta e verdura...
«D’estate mi divertivo e diventavo più spigliato».
Diciamo che la storia è cambiata:
lei con 12 gol è il terzo miglior marcatore italiano della Serie A. Quest’estate ci disse che avrebbe giocato con la stessa grinta di Belotti. L’ha superato, e ha messo pure in fila quasi tutti gli attaccanti italiani, tranne Immobile e Quagliarella. Di questo passo il nuovo c.t. non
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IL NUMERO le reti di Lasagna quest’anno in A, in 26 presenze. In Coppa Italia, 3 presenze e 2 reti