PAR AT A FINALE
Buffon-Donnarumma Il loro duello finale vale una Coppa Italia
I numeri 1 di due generazioni a confronto: Buffon sta per smettere, su Donnarumma è sempre più forte l’interesse del Psg: stasera si contendono il trofeo che per i bianconeri può valere il quarto doblete di fila e per i rossoneri il riscatto e l’Europa L’udienza da Mattarella: «Aiutate gli arbitri. Sono miei colleghi»
Da Manchester a Doha, tutti e cinque i trofei assegnati con un match secco tra le due squadre sono finiti ai rigori oppure ai supplementari Per questo i portieri possono essere decisivi Allegri: «Facciamo arrabbiare Rino». Gattuso lancia i ‘98 Locatelli e Cutrone:
«È la Coppa del mondo»
Gesticolano. È il loro mestiere. Mani che lavorano. È il loro ruolo. Sono Leggenda e... legenda, nel senso che in Gigi Buffon puoi trovare una carriera enciclopedica e che in Gigio Donnarumma puoi leggere la spiegazione del perché sarà lui il futuro. «Sicuramente, e meritatamen- te, Gigio sarà il portiere di riferimento italiano – racconta il n° 1 della Juve –, però credo anche che dietro di lui la scuola italiana dei portieri sia ancora molto affidabile». Fra poche ore ci sarà l’ennesimo libro raccontato da Gigi & Gigio: un instant-book definitivo di una stagione sfibrante. Perché potrebbe essere anche l’ultimo incrocio: uno perché dà l’addio al calcio; l’altro perché potrebbe darlo alla Serie A. Parata finale.
PIÙ FORTE O INFIMO? Per Gigi Buffon sarà quasi certamente l’ultima finale della sua carriera: in coda a un’annata scorticante. «Che stagione è stata? Emotivamente complicata, quello è innegabile, perché è cominciata da novembre con una delusione che avrebbe ammazzato chiunque (l’Italia fuori dal Mondiale, ndr). Tant’è che anche recentemente, dopo qualche problemino che abbia- mo avuto con la Juve di classifica, ogni mattina mi svegliavo, mi guardavo allo specchio e vedendomi in piedi mi dicevo: o sei la persona più forte del mondo o la più infima e schifosa, perché riuscire a stare ancora in piedi con questa forza non è da tutti dopo tutto quello che è accaduto quest’anno. Però non mi sono ancora risposto». Quesiti.
MILAN O PSG? Interrogativi che Donnarumma non si vuole porre: da un mesetto ha rag- giunto la quota dei Centenari, un giovane adulto insomma: contro il Napoli ha fatto 100 gare in Serie A a 19 anni, 1 mese, 21 giorni battendo Rivera e Piola. Per questo Gigio sa di domani. Di... Buffon che verrà. Lo ha capito il Milan, ma pure il Paris Saint Germain: dalla Francia, infatti, ecco L’Equipe che agita questa sfida fra i due massimi portieroni. Buffon era a un passo dal Barcellona molti anni fa, ma scelse la Juve. Ora Donnarumma pare vicino ai parigini, e chissà cosa deciderà: a margi-
●Quello di stasera potrebbe essere anche una specie di addio: lo juventino a fine stagione smetterà, mentre sul milanista è sempre più forte l’interesse del Psg...
ne dell’operazione Verratti – scrive il quotidiano transalpino –, il d.s. del Psg Antero avrebbe incontrato Raiola e fra i vari argomenti si sarebbe parlato anche di Gigio, a tal punto che la trattativa sarebbe già avviata, con Antero stesso che avrebbe già parlato con i genitori di Gigio con tanto di accordo di massima. «È uno dei pilastri del Milan – ha detto recentemente l’a.d. Marco Fassone – e nella nostra testa Gigio sarà il portiere titolare per molto a lungo». Attendere, prego.
NO ALIBI Perché intanto stasera i due incrociano i guantoni e non è mai un siparietto noioso. Perché la
Juve ha pensato a Gigio come futuro-Gigi, perché in Nazionale ci sarà la staffetta, perché nel dicembre del 2016 ha goduto uno (Donnarumma, che parò il rigore di Dybala a Doha) e il 10 marzo 2017 l’altro, quando poi Dybala al 90’+7 infilò Gigio stesso agguantando una fetta dello scudetto passato. «Se avevo paura di finire la stagione con zero titoli? Sì – dice Buffon sottintendendo il 7° scudetto a mezzo passo –: se pensiamo poi a quel- lo che è successo in campionato nelle ultime due settimane, adesso siamo moderatamente fiduciosi, ma sfido chiunque ad esserlo stato all’86’ a San Siro... E la nostra forza è stata questa: il nostro dna non si è annacquato». E la qualità del Milan è da tenere ben impressa. «Per la storia che caratterizza le due squadre, col Milan ho cominciato ben presto a capire che non si parte mai favoriti, sin dal lontano 2003 di una finale di Manchester – riprende Buffon –. La stanchezza? Non esiste in queste partite, siamo stanchi noi quanto loro. La stanchezza sarebbe solo un alibi per cercare di gestire un brutto risultato » . Buffon ha giocato 17 finali: l’ultima e unica di Coppa Italia nel ‘99, vittoria col suo Parma contro la Fiorentina. «Il fatto di rigiocarla da protagonista è bello».
TORMENTI AZZURRI Dopo questo ultimo incrocio, e i verdetti della stagione, di Gigi e Gigio si riparlerà per due cose. La prima: l’immediato futuro. «Il mercato – disse Donnarumma dopo la super parata su Mi- lik a San Siro –? Non so nulla. Penso a lavorare e dare il massimo per questa maglia, per il resto ci penseranno il mio agente e la società». «Se questa è la mia ultima finale – dice Buffon –? Nulla da aggiungere, ci sarà da parlare tra qualche giorno dopo che mi incontrerò col presidente». La seconda: l’Italia. «Se tra 15 giorni mi vedrete in Nazionale? Non è una cosa alla quale ho pensato. Sicuramente ricordo non con tanto piacere le polemiche per il disturbo che ho trasmesso alla Nazionale a marzo, e io sono uno che ha impostato la propria vita su un grande orgoglio e una grande dignità: ci ho sempre messo la faccia, sono sempre andato via a testa alta. Quindi è un pensiero, ci si pensa e si guarderà». Gigio ci sarà, Gigi chissà ma probabilmente sì. Intanto godetevi l’antipasto: stasera. La Parata dei numeri uno.