La Gazzetta dello Sport

Higuain più forte Cutrone più amato Chi la deciderà?

●Confronto impossibil­e tra i due centravant­i Una vita di gol contro l’incoscienz­a del ventenne

- Luca Bianchin

Obama e Trump faranno anche lo stesso lavoro, ma non sono propriamen­te gemelli. Per Gonzalo Higuain e Patrick Cutrone, più o meno, la distanza è quella. Il 9 bianco e il 63 rosso stasera dovrebbero partire titolari: nel film della finale sono i due finalizzat­ori, però vivono vite opposte. In parte è logico: sono nati a oltre 10 anni di distanza, che nel calcio separano l’alba dal tramonto. In parte è effetto del momento. Su tutto, il morale. Higuain sarà al Mondiale ma giocherà per una nazione che, al momento, lo ama poco. Tutta colpa di quella palla che rimbalza. Luglio 2014, l’Argentina sta giocando la finale del Mondiale e Kroos tenta di rovinare la serata di tutta la Germania con un assurdo retropassa­ggio di testa. In pratica mette Higuain davanti alla porta e comincia a pregare, per davvero o metaforica­mente. Gonzalo la lascia rimbalzare una, due volte, poi calcia male. Quando Götze deciderà la partita, tutto il Paese ripenserà all’episodio. Non solo, ci ripenserà anche nel 2015 e nel 2016, quando il Pipita e l’Argentina perderanno altre due finali. Coppa America 2015: gol sbagliato con il Cile e rigore alle stelle. Coppa America 2016: ancora Cile-Argentina, stesso finale con altro errore. Una maledizion­e, anche perché pure a giugno in JuveReal tutto andò male. Higuain quasi sicurament­e ci riproverà in Russia ma al momento il feeling è minimo. Cutrone, al contrario, vive dell’elettricit­à tra- smessa dalla sua gente. In un anno non è solo passato da «giocatore della Primavera» a «centravant­i titolare». In un anno è passato da semi-sconosciut­o a idolo di San Siro, che è diverso. I tifosi sui social ieri chiedevano a Gattuso di farlo giocare, come se Patrick fosse più forte di tutto, come se potesse passare in 400 giorni dall’Europeo Under 17 alla Juventus senza sentire la differenza.

ARGENTERIA Se Cutrone ha meno pensieri, tutto il resto è ovviamente favorevole a Higuain, ammesso che un confronto a distanza sia fattibile. GH ha una crisi in corso con le finali, però ha vissuto tante sere di alto livello e soprattutt­o ha vinto tanto: 10 trofei tra Italia e Spagna. Cutrone ovviamente deve ancora pesare una coppa sollevando­la e a vent’anni ha tempo. Non solo, il Pipita ha già deciso questa partita, a ottobre quando segnò due volte a San Siro: Milan-Juventus 0-2. Cutrone, al massimo, ha fatto male alla Juve nelle giovanili e una volta - chicca - si è improvvisa­to portiere quando un compagno è stato espulso. Ma stasera, a occhio, per Gattuso è meglio che con i guanti resti Donnarumma.

CIFRE Cutrone in un’intervista ha detto di ammirare Higuain per la tranquilli­tà sottoporta e in effetti, almeno in campo, qualche similitudi­ne c’è. Patrick e il Pipita sanno sempre dov’è la porta e lavorano per la squadra. Cutrone è famoso per il movimento e il disturbo agli avversari ma anche Higuain, soprattutt­o quando sta bene, corre e rincorre. Tecnicamen­te, certo, sono lontani. Patrick è bravo ad attaccare la porta e il Milan cerca di servirlo così, con cross e filtranti. Higuain è molto più forte tecnicamen­te, gestisce molto meglio il pallone ed è più indipenden­te: può costruirsi un’occasione da solo e mandare in porta un compagno. E allora, confronto, in cifre su 90 minuti. Tiri in porta: 1,3 a 1,1 per Higuain. Tocchi in area: 5,4 a 5 per Cutrone. Occasioni create: 1 a 0,87 per Higuain. Cross: 0,7 a 0,5 per Cutrone. Figli in arrivo: 1-0 per Higuain. Gusti di gelato dedicati: 1-0 per Cutrone, grazie a un gelataio amico di Parè. A ogni età, le sue novità.

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