Il presidente affida l’incarico: «Aiutate sempre gli arbitri»
●Mattarella riceve Juve, Milan e direttori di gara: «Miei colleghi, fanno bene se i giocatori collaborano»
Chi governerà la Coppa Italia si saprà soltanto in serata, anche se il ballottaggio è ridotto a Milan o Juventus. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha continuano con le consultazioni ricevendo al Quirinale gli esponenti delle due fazioni in campo stasera. Solo che non c’erano solo i leader, ma diret- tamente tutto il partito. Milan e Juve sono salite al colle poco prima delle tre e mezzo del pomeriggio di ieri. Precedute dagli arbitri della partita, dal loro capo Nicchi e del designatore Rizzoli e dal numero uno del Coni, Malagò. L’udienza privata — ma in diretta tv — è durata una mezz’ora. Si è potuto notare la prima fila Milan: Donnarumma promosso al pari di Bonucci, Fassone, Gattuso e soprattutto del presidente Li Yonghong. Mr Li sarà sconosciuto in Cina ma qui, sempre al fianco della moglie Huang, è già stato ricevuto dalla prima carica dello stato. La prima fila bianconera vedeva invece Buffon, Marotta, Nedved e Agnelli.
INTERVENTI Inseriti in mezzo al solito scambio di convenevoli e omaggi, nella fattispecie le maglie autografate donate al presidente Mattarella con il numero uno, ci sono stati una serie di interventi, inaugurati dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè. Poi, parola ai due capitani, Buffon per primo: «Sappiamo di rappresentare il calcio italiano in una coppa la cui importanza è stata rivalutata. Promettiamo impegno e lealtà, stringeremo la mano agli avversari e so che loro lo faranno con noi». Poi rivolto a Mattarella: «L’Italia non può essere una nazione mediocre e per questo ci affidiamo a una persona come lei. Dobbiamo avere fiducia in un futuro più prospero e migliore, lo meritiamo». Tocca a Bonucci, discorso scritto — ma toccante e partecipato — per non “sfigurare” nel confronto con Gigi. «Nel week end ho avuto il privilegio di conoscere Ermanno, un giovane ragazzo di 20 anni con sindrome di Down. A fine gara, insieme a me, non ha mai pronunciato la parola “partita”. Milan-Verona per lui era stata esclusivamente una festa. Mi ha insegnato che si può trasformare una sfida ad alto contenuto agonistico in uno spettacolo rispettoso dei valori dello sport. Sono qui per rispondere a Ermanno, a voi tutti, che il Milan farà la sua parte. Per esperienza diretta sono sicuro lo farà anche la Juventus. Divertiamoci e facciamo divertire». Infine il padrone di casa Mattarella: «E’ un piacere incontrarvi, non potrò assistere all’incontro come ho fatto negli altri anni, ma sono certo che sarà una grande par- tita. Voi siete la punta più avanzata e conosciuta di un grande movimento sportivo che è il più popolare, e per questo avete una grande responsabilità, siete un modello da seguire e imitare dai bambini, dagli altri calciatori. Saluto anche gli arbitri, miei colleghi: un arbitro può condurre bene la partita se ha un certo aiuto di correttezza dai giocatori». Curiosità: un gruppo di milanisti (e qualche juventino) è entrato e uscito dal Quirinale. Motivo della prima visita lampo? I documenti lasciati sul pullman…
IL MILAN FARÀ LA SUA PARTE E SO CHE LA FARÀ ANCHE LA JUVE LEONARDO BONUCCI CAPITANO DEL MILAN ED EX DIFENSORE BIANCONERO VOI CALCIATORI SIETE UN MODELLO DA SEGUIRE E IMITARE SERGIO MATTARELLA/2 CON MICCICHÈ, FABBRICINI E MALAGÒ