La Gazzetta dello Sport

De Raffaele «Battere Milano per il primo posto vale per l’orgoglio»

●Il coach di Venezia: «Non abbiamo mai vinto la regular e mai terminato a 46 punti: sarebbe il nostro record»

- Walter De Raffaele, 49 anni, durante un time out CIAMILLO-CASTORIA Mario Canfora

Ventinove giornate, due squadre in testa alla classifica a quota 44 punti: Venezia e Milano. E cosa riserva il calendario nell’ultimo atto della stagione regolare? Venezia- Milano! Meglio di così, francament­e, sarebbe stato impossibil­e per tenere alto l’interesse del nostro campionato. «Lascio dire agli esperti se la Serie A sia livellata verso l’alto o il basso, ma come già pronostica­i in estate posso sostenere con certezza che questo è un bel campionato, con giocatori interessan­ti e tanti verdetti che ci saranno solo all’ultima giornata», osserva il tecnico di Venezia Walter De Raffaele.

Venezia-Milano decide la prima del ranking dei playoff: quanto è importante per De Raffaele chiudere in testa la regular?

«Molto. Anche per una questione di orgoglio e soddisfazi­one. Ci sono degli obiettivi da raggiunger­e, per quanto ci riguarda. Non abbiamo mai vinto la regular season e inoltre vorremmo chiuderla a 46 punti: sarebbe il nostro record».

Lo scorso anno Venezia chiuse al secondo posto e poi vinse lo scudetto...

«Facemmo la differenza fuori casa, comunque mentalment­e non dò molto peso a queste cose. Certo, avere il vantaggio di un’eventuale bella in casa può essere utile, anche solo come riferiment­i del parquet, ma abbiamo dimostrato che si possono ribaltare le situazioni anche vincendo in trasferta».

Come si batte Milano?

«Intanto cercando di tenere botta a livello fisico. Per qualità di giocatori è in assoluto la più forte e strutturat­a del campio- nato, in più arriva dopo quasi un mese di possibilit­à di allenarsi a ritmi regolari poiché non essendosi qualificat­a per i playoff di Eurolega ha avuto la possibilit­à di avere delle settimane intere di allenament­o, cosa che a noi negli ultimi tempi è un po’ mancata. Sono una squadra come detto di Eurolega e hanno giocatori con taglia di livello, come Gudaitis e Tarczewski. Allo stesso tempo cercare di essere sempre presenti a rimbalzo potrà essere un’altra chiave decisiva. La giocheremo davanti al nostro pubblico, e sarà una partita che dovrà anche servirci per l’inizio dei playoff».

Venezia dopo lo scudetto si è confermata ad altissimo livello: non era così scontato.

«Tutti l’anno scorso mi avevano prospettat­o un impatto molto difficile dovuto al post scudetto ma devo dire che la società prendendo giocatori dalle

MILANO SENZA COPPE ARRIVA CON TANTE SETTIMANE DI ALLENAMENT­I

LA PRESENZA A RIMBALZO SARÀ UNA DELLE CHIAVI PER CONTRASTAR­LI

WALTER DE RAFFAELE SULL’OLIMPIA

grandi motivazion­i ha evitato che ci fossero complicazi­oni. Di solito poi le mie squadre crescono durante l’anno, perché non uso un sistema di gioco facile. Certo, abbiamo avuto mille problemi, come l’infortunio di Orelik, pedina per noi importante, e gli stop prolungati di Tonut, Bramos, Jenkins. Ma giocare ogni tre giorni è stato molto utile e alla fine vincere la Fiba Europe Cup ci ha premiato dei tanti sacrifici fatti».

Una delle sue caratteris­tiche è saper ruotare tutti con grande precisione, sembra quasi che in tasca consulti un cronometro: ha sette giocatori nella fascia che va dai 20.7 minuti di Tonut ai 27.4 di Haynes, il più utilizzato.

«Vero, sui minutaggi mi regolo molto e cerco sempre di fare grande attenzione anche se ad occhio Haynes e Bramos sono quelli un po’ più utilizzati degli altri. Ma ho dodici giocatori di livello altissimo, mi piace molto alternare i quintetti e metterne in campo anche di strani, tipo con Daye da tre. Di sicuro non decido mai prima cosa fare».

Ha citato Daye: il suo arrivo all’inizio destò qualche perplessit­à, invece...

«Invece è stato super, integrando­si al meglio e dandoci tutto quello che ci aspettavam­o da uno come lui. Anche l’altra nostra aggiunta, Sosa, si è comportato benissimo».

Su Repubblica Sandro Gamba nel suo punto ha detto che Venezia è la squadra che gioca meglio di tutta la A e De Raffaele è il coach dell’anno per come muove la squadra e usa i cambi: non male come elogio...

«Ecco, sentire queste frasi da un mito come Gamba mi riempie davvero di gioia e orgoglio. Lo ringrazio tantissimo».

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