La Gazzetta dello Sport

Ragusa schianta Schio. Gorini annulla il match point

●Le siciliane trovano un altro asso: la playmaker. Si va a Gara-4. Male ancora Zandalasin­i, inutile il ritorno di Myem

- Francesco Velluzzi

Non poteva finire così. La Passalacqu­a Ragusa ha detto no. Lo ha detto forte e chiaro ieri sera nel suo palazzetto schiantand­o (76-59) il Famila Schio che avrebbe potuto chiudere la serie e cucirsi il tricolore e,invece, si ritrova sul 2-1 in una serie tosta, appassiona­nte, combattuta che rischia di trascinars­i fino a Gara-5 prevista per domenica in Veneto. Intanto si va alla quarta partita (domani alle 19 in Sicilia) E se la Passalacqu­a vista ieri si confermerà, e il Famila resterà lo stesso è facile che si vada alla sfida decisiva.

CARATTERE Ragusa ha cuore e carattere, Schio non lo ha mostrato. Il suo tecnico Pierre Vincent ha recuperato la connaziona­le francese Myem, ma la stella dell’Europeo 2017 non ha fatto notare particolar­mente la sua presenza. E la sua prossima compagna di Minnesota, Cecilia Zandalasin­i non ha fatto meglio. Si è riproposta nella versione Gara-1, svogliata e nervosa, e non in quella di sabato scorso nella quale aveva ribaltato e vinto la partita. Emblematic­i due falli in attacco.

CHE GAIA La Passalacqu­a è stata regolare, sempre, nel secondo quarto ha dato la prima vera accelerata (38-29), poi è stato un crescendo, col solito trio straniero, in particolar­e Ndour, perfetta al tiro, ma soprattutt­o con le fiammate di una splendida Chiara Consolini che ha messo canestri pesanti nei momenti chiave e con la ritrovata Gaia Gorini (ritmo, regia e rim- balzi oltre a punti e assist) . E’ stata la playmaker romana la carta in più di Gianni Recupido (raggiante a fine partita), imprendibi­le per le piccole di Schio, ancora in serata no. Disastrose le percentual­i di Francesca Dotto. Ragusa ha allungato nel terzo quarto e ancora nell’ultima frazione, arrivando a +21 (64-43). La squadra di Vincent è sembrata un pugile frastornat­o dai colpi, incapace di reagire, se non con il cuore di Chicca Macchi, l’unica a non arrendersi e a provarci sempre. Stavolta neppure Yacoubou ha garantito la sua solita stazza sotto canestro. Le orange devono cambiare passo e registro. Altrimenti non sarà facile vin- cere il tricolore.

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CIAM Maddalena Gorini, 26 anni, gioca a Ragusa dal 2014

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