La Gazzetta dello Sport

Iachini duro «Quale goleada... Ho letto tante stupidaggi­ni»

●«Qui c’è gente che fa il suo dovere. I ragazzi mi hanno fatto piangere. Non so se resto»

- Matteo Brega Luca Taidelli MILANO

Beppe Iachini, che all’Inter ha preso sei punti, si presenta davanti alla telecamere senza voce ma con la stessa grinta mostrata dai suoi uomini in campo. «Uno stimolo in più ce lo hanno dato le voci su una goleada dell’Inter. In settimana abbiamo letto cose offensive, c’è stata mancanza di rispetto. Noi siamo profession­isti e persone serie. Nel calcio si deve smettere di parlare di stupidaggi­ni, qui c’è gente che fa il suo dovere fino alla fine del campionato. Abbiamo fatto 10 risultati utili nelle ultime 11, abbiamo ritrovato uomini ed equilibrio. Abbiamo fatto la nostra partita. Martedì mi sono commosso. Ho fatto bei campionati ma l’applauso dei ragazzi nello spogliatoi­o a tecnico e staff ha fatto capire le difficoltà avute da questo gruppo e quanto lavoro si è fatto per risalire e riportare la squadra dove meritava. Bravi a loro per la disponibil­ità. Il futuro? Ne parleremo a fine campionato, non è detto che si debba rimanere per forza. Io sono stato bene, ma si valuterà con la società. Se dovendo scegliere terrei Politano o Berardi per la prossima stagione? Terrei tutti e due... Ma queste cose spettano alla società, io sono legato a tutti e due i giocatori».

BERARDI «Una piccola rivincita nei confronti dell’Inter, sì». Domenico Berardi è onesto quando commenta la vittoria. Inseguito, ammaliato, richiesto, bloccato, congelato, abbandonat­o. Nel recente passato il numero 25 del Sassuolo è stato avvicinato e allontanat­o alla maglia nerazzurra come un bimbo dalle vetrine dei dolci. Il suo gol che ha affossato la speranza del popolo nerazzurro lo rende orgoglioso. «Ci tenevamo a fare bene, manca ancora una partita e daremo tutto anche in quella». Il periodo buio sembra passato, anche il compagno Matteo Politano alla Gazzetta aveva detto che Domenico lo aveva superato. «Ho passato momenti difficili – aggiunge Berardi -, ma lavorando mi sto togliendo delle soddisfazi­oni. Sono felice per me, ma soprattutt­o per questo gruppo. Rimango qui anche l’anno prossimo? Vedremo, non lo so». Questa battuta finale non farà altro che riaprire vecchi pertugi di mercato, rimembrand­o antiche lotte tra Juve e Inter per avere il suo talento. Talento che non può essere sfiorito tutto. Ieri sera lo ha mostrato, cristallin­o, imperioso nel gesto del gol.

 ?? LAPRESSE ?? Domenico Berardi, 23, con Francesco Magnanelli, 33
LAPRESSE Domenico Berardi, 23, con Francesco Magnanelli, 33

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy