Ancora più giovani: Bereszinsky e Verdi in pole
●Il d.s. Giuntoli lavora tenendo come punto di partenza Sarri. Sempre Politano e Torreira nel mirino con Rui Patricio
Cristiano Giuntoli ha lavorato in questi mesi al progetto del Napoli futuro tenendo come punto di partenza Maurizio Sarri. Logico visto il contratto che lega il tecnico toscano al club azzurro. Di conseguenza, al netto di quanto accaduto ieri, la società sta immaginando di ripartire con idee chiare, da un progetto tattico definito e con calciatori giovani sì ma importanti cui verrà assegnato il compito di sostituire gli eventuali partenti.
RICAMBIO Reina da lunedì sarà in pratica del Milan, il contratto di Maggio è in scadenza mentre Callejon e Mertens hanno clausole «appetibili» (a proposito, il futuro di Albiol è molto legato a quello di Sarri). Di conseguenza, il Napoli sta innanzitutto pensando a un portiere (Rui Patricio che ha esperienza da vendere ed un ingaggio abbordabile), a un terzino destro (Bereszinsky della Sampdoria è un nome caldo) e soprattutto ad un attaccante versatile come Simone Verdi, «pallino» di Giuntoli ma anche dello stesso Sarri. Verdi è un classe ’92, Politano – altro obiettivo ancora nel mirino – è del ’93, il sampdoriano Torreira, che non è uscito dai radar, è nato nel 1996 (Jorginho, che piace al City, ha soli due anni di contratto con il Napoli e potrebbe essere ceduto dinanzi ad una buona offerta). Il Napoli dunque vuole svecchiare l’organico ma restare competitivo e possibilmente avere ancora più «fame». Del resto, la base per un progetto di questo tipo è già solida: Hysaj, Zielinski e Milik sono del ’94, Rog è del ’95 e Diawara addirittura del ’97. Avranno tutti il loro spazio perche ci sarà un ricambio generazionale con il club ‘91 che andrà al potere.
CINQUINA Già perché Sarri ha detto chiaramente, non solo ieri a De Laurentiis, di voler ripartire da Insigne, Koulibaly, Allan, Ghoulam e Mario Rui. Tutti nati nello stesso anno, per l’appunto il 1991, tutti con contratti lunghi e con ormai alle LAPRESSE-ANSA spalle diverse stagioni ad altissimi livelli. Saranno imprescindibili, al netto ovviamente di eventuali offerte irrinunciabili. Del resto, sono i pilastri sui quali è stata costruita la stagione che sta per andare in archivio e che ha portato al record di punti in campionato della storia del Napoli. Insigne, qualora Hamsik dovesse salutare per una avventura in Cina, si metterebbe pure la fascia di capitano al braccio per dimostrare, una volta di più, attaccamento alla maglia ed al progetto dopo aver superato anche Diego Maradona quanto a presenze in azzurro. Allan, invece, è fresco di rinnovo, al pari di Ghoulam che ha una voglia matta di rimettersi in gioco (magari già domenica contro il Crotone per uno spezzone di gara). L’algerino, salvo sorprese, anche il prossimo anno si giocherà il posto con Mario Rui mentre Koulibaly resterà il titolarissimo per definizione. Anche lui spera che in panchina ci sia ancora Sarri.