La Gazzetta dello Sport

Obinna: «Fuori casa l’Inter migliore. Balo da Nazionale»

●«Mario più esperto di Belotti e Immobile. Le lezioni di Mou e i “pugni” di Ausilio per la doppietta nell’addio agli eroi del Triplete»

- Lu.tai.

Victor Obinna ha girato il mondo, faceva girare la testa agli avversari e poi girava lui. «Mi hanno sconsiglia­to di festeggiar­e un gol facendo capriole, ma a volte l’istinto è troppo forte» se la ride il 31enne attaccante nigeriano che dopo Inter e Chievo ne ha viste di tutti i colori, compresa un’esperienza in Sudafrica, al Cape Town City «per fare un favore all’amico Benni McCarthy». Ora Obinna è tornato a Milano e dopo essersi allenato con la Pro Sesto lavora da solo per farsi trovare pronto alla prossima chiamata. Lo status di extracomun­itario non lo aiuta, ma spera di convincere una neopromoss­a. Altrimenti rifarà la valigia per l’estero.

Obinna, i suoi grandi amori Inter e Chievo domenica si giocherann­o una stagione in 90’.

«Il Chievo del mio amico D’Anna si salverà di sicuro. All’Inter devo tutto perché nel 2008 mi ha portato in Italia. Spero che ce la facciano, in fondo le gare migliori le hanno fatte in trasferta. Certo che stavolta vanno in casa della Lazio di Inzaghi che per me è la rivelazion­e del campionato con l’Atalanta di Gasperini».

Detto da uno che ha lavorato con Mourinho, non è poco...

«Mou è il top. Mai trovato uno più preparato su tutto e capace di tirare il meglio da una squadra. Si prendeva tutta la pressione sulle spalle per lasciare il gruppo più tranquillo. E poi mi ha dato subito fiducia malgrado in rosa ci fossero tanti campioni. Non dimentiche­rò mai l’esordio da titolare con gol in un Roma-Inter».

Come non può dimenticar­e la doppietta con cui il suo Chievo nel maggio 2014 rovinò l’ultima gara in nerazzurro degli eroi argentini del Triplete, Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti.

Scoppia a ridere. «Che serata! Alla fine Ausilio venne da me e mi colpì scherzosam­ente sulla testa dicendo “ti rendi conto di cosa hai fatto, non uno ma due gol nella partita sbagliata”...».

Nell’Inter lei ha giocato col primo Balotelli. Giusto che ora Mario torni in Nazionale?

«Certo che sì, anche perché ha più esperienza internazio­nale di Belotti e forse pure di Immobile, che pure è cresciuto molto. Mario è sempre stato un bravo ragazzo preso da solo, credo che lo abbia fregato qualche fattore esterno. Ai tempi uscivamo sempre io, lui e Santon».

Restando in tema attaccanti, Icardi si merita un posto al Mondiale?

«Di più non poteva fare, ma sappiamo bene che alla fine andranno i soliti Messi, Aguero e Higuain. Vista la rosa degli argentini, Mauro doveva nascere portiere... O in un’altra epoca. L’Argentina, che capita sempre nel girone della mia Nigeria, è tra le favorite a Russia 2018. Anche perché per Messi potrebbe essere l’ultima occasione».

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Victor Obinna, 31, in nerazzurro

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