La Gazzetta dello Sport

Baby Carapaz sempre con i primi

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scita, lo mette nel mirino. Il finale è adatto a uno di potenza come il re rosa del 2017, ma no, neanche lui, ce la fa. Immagine ai 500 metri, in cima allo strappo: Dumoulin fa una smorfia come chi sia obbligato a prendere fiato, come a dire: uff, ma quanto vai forte. Invece Simon non si scompone, frullino che spinge a 94-96 pedalate al minuto, ma il rapporto c’è, altrimenti non farebbe una media di 26,1 km/h nell’ultimo minuto, contro i 25,6 di Dumoulin, che gli arriva a 2”. Formolo, terzo a 5” e Pozzovivo a 8” sono le uniche gioie italiane. In attesa della terza volata di Elia Viviani nel circuito di F.1 di Imola, dove oggi si conclude la tappa.

MEMORIE Restano negli occhi due momenti della giornata di ieri. L’omaggio a Gino Bartali alla partenza da Assisi, con l’inaugurazi­one del Museo della Memoria che esalta la sua grandezza umana e il messaggio di pace del vescovo. Il ricordo di Michele Scarponi, tra i 600 palloncini giallo-celeste (i colori della Astana) in cielo a Filottrano e l’arrivo, con i due gemelli, Tommaso e Giacomo, che giocano felici sotto il podio.

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