La Gazzetta dello Sport

Podda, il mago dei campi «Rafa, che signorilit­à»

●Cagliarita­no, si prende cura delle strutture del Foro: «Lo spagnolo ha una grande umiltà»

- Cristian Sonzogni ROMA

Da 33 anni cura i campi del Foro Italico come fossero figli suoi. Marco Podda da Cagliari, 52 anni, passa il mese di maggio con il naso all’insù, per cercare di capire quanto le bizze del meteo possano danneggiar­e le sue creazioni. E nel caso arrivi la pioggia, come è accaduto martedì, è l’uomo che corre ai ripari, con una squadra di una cinquantin­a di persone pronte a scattare come meccanici ai box di Formula 1. «Sono contento che quest’anno i giocatori ci abbiano fatto i compliment­i, non c’è nessuno che si sia lamentato. Perché se partono lamentele, noi siamo i primi a saperlo», sottolinea con orgoglio e con gli occhi bassi, quelli di chi non è abituato a stare sotto i riflettori. Per poi aggiungere subito chi è quel giocatore che gli ha lasciato i ricordi più belli: «Rafa Nadal è un signore - dice con un sorriso -, una persona di enorme umiltà, sempre pronta a ricordarsi di chi lavora dietro le quinte per il bene del torneo». DIPLOMAZIA - Non sono tutti come lui, evidenteme­nte, ma la diplomazia qui è di casa: «Nessun problema vero, se è questo che s’intende. Certo c’è chi ha più pretese, altri ne hanno meno. Ma noi siamo sempre pronti a parlare con chiunque e soprattutt­o ad ascoltare». Forse il segreto è proprio questo, ascoltare. E capire dove sta andando il tennis. «Quest’anno i campi sono un po’ più veloci e compatti, i giocatori li vogliono così. Ma non è vero che sono diversi l’uno dall’altro. Li facciamo tutti con gli stessi materiali. Cominciamo i lavori da febbraio, poi si prosegue curando ogni dettaglio fino al torneo. Quindi, dal lunedì successivo alla finale, serve solo un tagliandin­o prima di far giocare pure i soci. E tiriamo un sospiro di sollievo». SEGRETI Soprattutt­o se è filato tutto liscio, dopo giornate complesse col cielo che fa i capricci: «Quest’anno è andata bene, abbiamo coperto e scoperto 4 volte. Ma in un’edizione siamo arrivati pure a quota nove in una stessa giornata». Eppure dell’acqua, per equilibrio, i campi in terra hanno parecchio bisogno. «L’acqua è uno dei segreti. Appena realizzato il terreno di gioco bisogna batterlo, giocarci subito, poi la pioggia è la cosa migliore che possa capitare perché permette di assestarlo. Il clima umido aiuta, il nemico è quello secco». Per gli altri, di segreti, bisognereb­be fermarsi con il mago della terra una giornata intera. «Prego, mi trovate al Foro dalle 7.30 di mattina all’una di notte. Vi aspetto?».

 ??  ??
 ??  ?? Marco Podda, responsabi­le dei campi del Foro Italico
Marco Podda, responsabi­le dei campi del Foro Italico

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy