La Gazzetta dello Sport

Mancini e Di Biagio, prove tecniche di collaboraz­ione

●Lungo incontro fra i due c.t.: per le prossime amichevoli Barella, Cutrone e Calabria potrebbero essere «condivisi»

- Andrea Elefante

Domenica sera con Fabio Fazio parlerà del «tempo che fa» sotto il cielo della Nazionale. Ieri pomeriggio, nel suo ufficio al secondo piano del palazzo della Figc, Roberto Mancini ha cominciato ad affrontare l’argomento con Gigi Di Biagio. Nessuno meglio di lui avrebbe potuto fargli un quadro aggiornato delle attuali forze a disposizio­ne. Più che un passag- gio di consegne, dal c.t. ad interim al nuovo c.t., l’inizio di una collaboraz­ione. Parole d’ordine: continuità, e travaso di forze. All’incontro non erano presenti Roberto Fabbricini e Alessandro Costacurta e neanche il d.g. Michele Uva, a Madrid per impegni Uefa. C’era il team manager Lele Oriali, che è e sarà al fianco del Mancio a 360°. Da un campo di padel romano, dove i due tecnici si sfidano ogni tanto, al tavolo di lavoro dove far nascere le loro nuove Nazionali. DOMANI CONVOCAZIO­NI L’incontro è servito anche per studiare un coordiname­nto delle rispettive convocazio­ni: i due c.t. potrebbero renderle note in contempora­nea, domani a metà pomeriggio. Mancini alla fine ha scelto di posticipar­e di un solo giorno il raduno, ora previsto per la mezzanotte del 23: il 24 mattina inizierà a lavorare con un gruppo di circa 30 giocatori, che definirà meglio nelle prossime ore, anche in base ai recuperi degli infortunat­i: su tutti Chiellini, Immobile e Gagliardin­i.

INTERSCAMB­IO Dati per certi Donnarumma, Pellegrini e Chiesa, ancora in età Under 21 ma già passati definitiva­mente in prima squadra, i conti sono facili: «ballano» i nomi di Barella, Cutrone e Calabria. In particolar­e i primi due potrebbero servire subito a Mancini: a centrocamp­o le scelte sono ridotte e il centravant­i del Milan può essere preferito a Zaza, in aggiunta a Balotelli e Belotti, se si preferisse non rischiare Immobile. Ipotizzabi­le anche un interscamb­io di forze: qualche giocatore di Di Biagio impegnato con entrambe le Nazionali, visto che i due test dell’Under 21 saranno il 25 e il 29. I primi allenament­i serviranno poi a Mancini per decidere: subito il «suo» 4-23-1 o il 4-3-3? Martedì ha spiegato che il sistema di gioco sarà scelto in base ai giocatori e il c.t. vorrà conoscerli meglio sul cam- po prima di fare la sua scelta.

PIRLO PIÙ AVANTI All’orizzonte c’è un possibile cambio di guida dello staff medico (da Castellacc­i a De Carli, ex Under 21), mentre solo la prossima settimana sarà definito il gruppo di lavoro di Mancini, che è in contatto con Salsano, Gregucci, Battara e Carminati (che potrebbe collaborar­e con la Figc «a gettone»), che lavoravano con lui allo Zenit. Sicuro Evani come vice allenatore, mentre Pirlo entrerà nel gruppo solo più avanti: prima dovrà sedersi sui banchi di Coverciano per iniziare a studiare da allenatore. Anche se in campo, in fondo, un po’ lo era già.

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Roberto Mancini, 53 anni

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