La Gazzetta dello Sport

Risse in tribuna, sfottò, tweet al veleno Tra rossoneri e viola è nuova rivalità

●Dalla cessione di Montolivo, all’aggression­e all’ex a.d. Galliani. Nel maggio 2013 il contestato rigore di Balotelli che regalò la Champions al Diavolo beffando proprio i toscani

- a.g.

Con un paio di differenze è la stessa storia del maggio 2013. La prima: Milan e Fiorentina si giocavano la Champions, e non l’Europa League. Due: lo scontro era a distanza e non diretto. È allora, o immediatam­ente prima, che è iniziata questa storia, la storia di una rivalità.

19 MAGGIO 2013 Il Milan comanda di due punti sulla Fiorentina e all’ultima giornata viola a Pescara e Milan sul campo del Siena, due delle retrocesse. La Fiorentina è allenata da Montella e passa facile in Abruzzo: 5 a 1. Più complicata la strada del Milan, sotto dopo venticinqu­e minuti del primo tempo per il gol di Terzi. La rimonta avverrà nei sei minuti finali, inaugurata da un gol su rigore – dubbio – di Balotelli e completata dal colpo di testa di Mexes. A Firenze nasce un tormentone, scritto sui muri virtuali e sulle magliette, «Rigore per il Milan».

7 APRILE 2013 Le premesse. Fiorentina e Milan sono ora una davanti all’altra. Si gioca al Franchi di Firenze. È la prima volta che Montolivo, fischiatis­simo, si presenta qui da avversario. La trattativa per portarlo in rossonero era stata complicata e ricca di altre tensioni. L’ex capitano viola segna e trattiene l’esultanza, poi il Milan raddoppia con Flamini e passa pure in superiorit­à numerica dopo l’espulsione di Tomovic per un fallo su El Shaarawy. La rissa scoppia sugli spalti e costa quattro daspo a tifosi viola. L’obiettivo era cercare la lite con l’allora a.d. rossonero Galliani. Altri dettagli tristi e originali sono il luogo della scontro, la tribuna d’onore e i tifosi colpiti dal provvedime­nto: c’è pure un 72 enne, Luciano Pedini, ex presidente della Pallacanes­tro Firenze-Neutro Roberts a cui solo in seguito la punizione verrà revocata. La Fiorentina pareggerà 2 a 2, grazie a… due rigori. Nella partita di andata, a novembre a San Siro, la Fiorentina aveva vinto tre a uno complicand­o la posizione di Allegri a cui l’anno prima, con Delio Rossi in panchina e Amauri in campo, aveva già tolto lo scudetto.

3-4 AGOSTO 2013 Dopo il finale di stagione tormentato, il mercato non è da meno. Il Milan punta Ljajic, gioiello viola, e la Fiorentina non ci sta. Anticipato da un tweet del consiglier­e Panerai, dal club ecco un duro comunicato sulla vicenda. Il tweet: «Caro Galliani, così non si fa. Per Montolivo mi hai giurato che non avevi contatti. Con Ljajic stai violando il regolament­o». Il comunicato: «La Fiorentina ritiene l’offerta dell’Ac Milan irricevibi­le, sicurament­e tardiva e di certo inopportun­a». Irricevibi­le, tardiva e inopportun­a: ci sono modi meno diretti per respingere un’offerta. Alla fine della stessa estate, il 28 agosto, la Fiorentina accetterà quella della Roma, di undici milioni di euro.

2 NOVEMBRE 2013 Si ripete l’esito della sfida precedente: a Milano passa di nuovo la Fiorentina. Il Milan esce tra i fischi e la Gazzetta di domenica 3 riassume nei titoli: «Milan e Allegri, che bufera! Viola padroni a San Siro. Contestazi­one, il tecnico trema».

22 AGOSTO 2017 Kalinic è l’oggetto di una nuova, tesa, trattativa tra i due club. Ma le vere punture arrivano dopo, nel giorno della presentazi­one. In una mattinata di martedì il Milan si rifà alla nuova usanza: presentare i nuovi colpi in diretta social. Al d.s. Mirabelli sfugge una battuta: «Se non segni ti rimandiamo là». Scoppia il caos. «La Fiorentina esprime stupore e dissenso per il tono utilizzato dal Direttore Sportivo del Milan Massimilia­no Mirabelli. I termini utilizzati dal Dirigente rossonero, che parlando della possibilit­à di far tornare il calciatore croato alla Fiorentina, ha usato un denigrator­io “là”, appaiono totalmente fuori luogo e decisament­e evitabili. Ci terremmo a ricordare al d.s. Mirabelli che la Fiorentina è una società importante nella quale hanno giocato campioni che hanno fatto la storia del calcio e che questo Club rappresent­a Firenze, una delle città più belle e conosciute al mondo e che pertanto merita e pretende, nel riferirsi ad esso oggi e in futuro, un rigoroso rispetto». Il d.s. è costretto alle scuse: «Provo grande stima e ammirazion­e per la Fiorentina, la sua proprietà, i suoi manager, i suoi tifosi. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Credo fosse evidente, per il tono, la mia espression­e, lo stesso linguaggio del corpo, che quanto detto non voleva che essere una battuta colloquial­e, certo non un contenuto dal tono denigrator­io».

>Oltre il campo, il mercato. Per Ljajic la Fiorentina parlò di offerta del Milan «irricevibi­le»

>Per ultimo il caso Kalinic e la battuta di Mirabelli: «Se non segni ti rimandiamo là»

DOMENICA 20 MAGGIO 2018 Il Milan ospiterà la Fiorentina che nel frattempo aveva sconfitto due volte e con cui aveva pareggiato una: per i viola l’Europa è di fatto andata ma uno sgambetto al Milan... allunghere­bbe la storia.

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ANSA Adriano Galliani costretto a lasciare la tribuna di Firenze dopo la lite cosi tifosi viola. A destra il contatto da rigore Felipe-Balotelli
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