Sesti o settimi Il Milan tifa (anche) per le vacanze
●Coi preliminari preparazione anticipata e stravolta Rossoneri per difendere l’accesso diretto in Europa
Il prossimo 26 luglio il Milan potrebbe affrontare il Manchester United oppure un avversario molto meno nobile. Si deciderà nel prossimo fine settimana, quando la squadra giocherà per il sesto posto e per un altro obiettivo legittimo: le vacanze. Non è un classico da calciatori ma un’esigenza dopo un’annata che ha fatto del Milan la più spremuta della A: contro la Fiorentina saranno 57 le partite totali. La stagione che chiuderà il 20 maggio per il Milan si era aperta il 5 luglio scorso, con il primo giorno di raduno rossonero. Tra sesto e settimo posto c’è dunque un’estate di differenza: nella prima ipotesi il Milan guarderebbe comodamente a Monaco, dove il 31 agosto, dodici giorni dopo l’inizio della Serie A, verranno definiti i gironi d’Europa League, con debutto il 20 settembre successivo. Sarebbe salva anche la tournée americana a cui il club tiene perché porterebbe più o meno quattro milioni di euro in cassa. Con il settimo posto sarebbe tutta un’altra situazione: al preliminare e al playoff quest’anno s’è aggiunto un terzo turno. Il Milan, o chi per lui, sarebbe eventualmente impegnato dall’ultimo giovedì di luglio fino all’ultimo di agosto, ogni settimana per il secondo (26 luglio-2 agosto) e terzo turno di qualificazione (9-16 agosto) e, infine, per il playoff, giorni 23 e 30 dello stesso mese. Più che l’anticipo sul giorno del raduno (a inizio luglio anziché poco più in là) sarebbe la preparazione a risentirne. Certo il Milan non volerebbe negli States per fare figuracce contro United, Tottenham e Barcellona avversarie nell’International Champions Cup, torneo prestigioso ma amichevole. Il preliminare dell’Europa League è invece la prima delle sfide ufficiali, da non fallire. E cominciare a preparare partite decisive a fine luglio logora a livello fisico e psicologico. Magari non subito, ma il gruppo potrebbe risentirne con l’arrivo della primavera 2019, o magari prima.
PARERE Lo spiega Vincenzo Pincolini, ex preparatore atletico rossonero (e di Parma, Italia, Ucraina, Dinamo Kiev e Lokomotiv Mosca): «Il problema è che dopo un periodo di stress, come può essere quello in cui si incontrano avversarie abbordabili ma magari più brillanti, può seguirne uno di fisiologico rilassamento. Se il Milan giocherà per un mese partite ufficiali prima dell’inizio della Serie A, arriverebbe provato all’avvio del campionato, e pagare il prezzo magari poco dopo. La differenza è tra una preparazione atletica super collaudata e una preparazione basata su quello che noi chiamiamo «adattamento», in pratica un navigare a vista. Rino dovrebbe in questo caso rinunciare a una preparazione subito intensa per una più leggera e poi distribuire il lavoro duro durante l’anno».