Jesus valore top E non è l’unico lasciato in eredità
Il dirigente che portò Suso al Milan è un ragazzo poco più grande di lui: Jesus è arrivato in rossonero a 21 anni, Rocco Maiorino, ex d.s., ne aveva ventidue quando è diventato il più giovane scout del club.
È in giro per il mondo che ha incontrato uno spagnolo molto bravo con il mancino?
«Ero tra gli osservatori della società, seguivo le nazionali giovanili e in quella spagnola, tra gli altri, mi colpì Suso. Qualche anno dopo, a gennaio 2015, con Honda in Coppa D’Asia suggerii a Galliani di puntare su di lui. Il Liverpool capì che non avrebbe rinnovato e dette il via libera a 300 mila euro».
Domenica potrebbe di nuovo chiudere un capitolo, stavolta quello con il Milan. La clausola è così pericolosa per il club?
«È stato un motivo per convincerlo a firmare. Non voglio dire quanto valga oggi Suso, di certo si può fare un confronto con il mercato internazionale. Se Coutinho è costato 160 milioni, Jesus ne vale più di 40».
Sta dicendo che nell’attuale gestione è stato sbagliato qualcosa?
«No, perché non mi permetterei di giudicare il lavoro altrui. Ma Suso non è l’unica plusvalenza che abbiamo lasciato in eredità. Ci sono Gigio, Calabria, Locatelli, Romagnoli, Bonaventura, Cutrone: valori tecnici, umani, ed economici. Per questo non mi sarei aspettato maggior coinvolgimento, ma più rispetto sì. Per me e soprattutto per Galliani che del Milan ha fatto la storia».