La Gazzetta dello Sport

IL RE D’EUROPA DA 100 MILIONI CHE DA PICCOLO NESSUNO VOLEVA

LA STAR DELL’ATLETICO TRA UN FISICO GRACILE, SCANDALI, ACCUSE E IL FLIRT COL BARCELLONA

- di FILIPPO MARIA RICCI CORRISPOND­ENTE DA MADRID @filippomri­cci

Non lo voleva nessuno. Nessuno. L’amato Lione, il St. Etienne, l’Auxerre, il Sochaux, il Metz. Tutti hanno avuto in prova Antoine Griezmann, e tutti l’hanno rimandato a casa: «Troppo gracile». Il Montpellie­r ci ha creduto appena un po’ di più, ma poco: giusto il tempo di portarlo a un torneo internazio­nale a Parigi, giocato al centro tecnico del Psg di Camp des Loges, e farselo soffiare dalla Real Sociedad. Soffiare è un termine esagerato. La squadra spagnola per prendere Antoine ha dovuto lottare solo contro la burocrazia francese, che non permette a un ragazzino di emigrare senza genitori: la soluzione fu trovata da Eric Olhats, quello che lo vide a Camp des Loges e si innamorò delle sue qualità calcistich­e. Viveva a Bayonne e aveva già in casa un ragazzo che faceva su e giù tra la cittadina francese e San Sebastian. Si prese anche Antoine e un terzo giovanotto: mattina a scuola e pomeriggio, dopo un’ora di macchina, a Zubieta ad allenarsi. Era il 2005 e Grizou aveva 14 anni.

MALATI DI CALCIO Si compiva finalmente il sogno di tutta una famiglia di malati di calcio, da ambi i rami. Il nonno materno, Amaro Lopes, portoghese, aveva giocato nel Paços de Ferreira prima di emigrare a Macon, 70 chilometri da Lione, a fare il muratore. Li nacque la mamma di Antoine, che si è sposata con un altro calciatore frustrato, che ha poi gestito l’Union Foot. Maconnaise, la squadre dove il «Piccolo Principe» ha cominciato a giocare. Padre e figlio tifavano OL, e chissà cos’hanno pensato i dirigenti del Lione mercoledì sera nel vedere il loro enfant du pays distrugger­e il Marsiglia nella finale di Europa League. Un caso di miopia generalizz­ata davvero singolare, un po’ come vita e opere della famiglia Griezmann. La strada per il successo è stata piena di buche. Molte piene d’acqua. Alla Real Sociedad giocava poco. Il talento c’era, il fisico no. Fino alla primavera del 2009, quando in un torneo internazio­nale Under 19 organizzat­o dal club finalmente Antoine si mette in luce e chiude come Pichichi. La finale è contro l’Atletico Madrid. In estate una serie di colpi di fortuna, personific­ati da infortuni vari a giocatori che gli erano davanti nell’ordine di merito del club basco, lo portano fino in prima squadra dove c’è Martin Lasarte, allenatore uruguaiano che al Nacional aveva lanciato un certo Luis Suarez.

DOPPIO SCANDALO Griezmann avanza, ma in autunno uno scandalo a sfondo sessuale travolge Eric Olhats, padre, fratello, amico oltre che mentore di Antoine. Un genitore lo denuncia per alcuni sms con immagini sessualmen­te inadeguate inviati a suo figlio 13enne. Un tribunale francese lo condanna a 3 mesi di prigione e 10 anni d’interdizio­ne dal lavorare con i minori. Griezmann viene portato via da casa di Olhats dalla Real Sociedad, separazion­e brusca e carica di tensione. Undici mesi dopo lo stesso tribunale cancellerà la sentenza definendo le immagini inviate inappropri­ate ma inoffensiv­e: Eric e Antoine si riavvicina­no e resteranno associati fino all’estate scorsa. Hanno passato insieme anche la crisi di Griezmann con la nazionale: nell’ottobre 2012 fuga dal ritiro dell’Under 21 con il milanista Niang, Mvila, Mavinga e Ben Yedder. Taxi per 400 chilometri, notte brava a 3 giorni dalla gara decisiva con la Norvegia, persa con addio all’Europeo Under 21. Per Griezmann 13 mesi di squalifica dalla nazionale. Nel marzo 2014 la redenzione con la chiamata di Deschamps.

L’ATTENTATO Dalla separazion­e con Olhats Grizou è gestito dalla famiglia: raccontano di contatti tra il padre e il Barcellona, mentre la sorella Maud, che inizialmen­te gli curava solo i rapporti con la stampa, ha allargato il campo d’azione. Anche lei con la sua storia da raccontare, visto che è uscita illesa dall’attentato terrorista del Bataclan a Parigi nel novembre del 2015. Griezmann voleva andare a tutti i costi all’Atletico Madrid e nel 2014 è uscito male dalla Real Sociedad. Lo scorso anno il flirt col Manchester United fino alla promessa di fede fatta all’Atletico colpito dalla Fifa con due mercati senza acquisti, e i problemi con i tifosi dell’Atletico, rinnovati anche in questa stagione, che gli rimprovera­no scarso attaccamen­to ai colori sociali, delitto di lesa maestà se il tuo cuore è colchonero. Ora sta flirtando col Barça che sembra pronto a pagare la sua clausola di rescission­e, che passerà da 200 a 100 milioni di euro il 1° luglio. «Non è il momento di parlare di futuro», ha detto Griezmann a Lione. Non lo voleva nessuno, ora è richiestis­simo.

 ?? AFP ?? PETIT PRINCE Antoine Griezmann, 27 anni, francese di Mâcon (Borgogna), festeggia mercoledì sera con amici e compagni dell’Atletico Madrid il trionfo in Europa League sul Marsiglia, 3-0, con una sua doppietta a Lione. In questa stagione in EL per lui 6...
AFP PETIT PRINCE Antoine Griezmann, 27 anni, francese di Mâcon (Borgogna), festeggia mercoledì sera con amici e compagni dell’Atletico Madrid il trionfo in Europa League sul Marsiglia, 3-0, con una sua doppietta a Lione. In questa stagione in EL per lui 6...

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