La Gazzetta dello Sport

PREZZO GRIEZMANN E L’USATO SICURO

Dove sta andando il calciomerc­ato

- IL COMMENTOTO di CARLO LAUDISAUDI­SA email: claudisa@rcs.cs.it twitter: @carlolaudi­saudisa

Paradosso Griezmann. Il talento sprint dell’Atletico Madrid e l’uomo in più della Francia per l’imminente Mondiale sta per passare al Barcellona per l’ormai modica clausola di 100 milioni di euro. Una cifra per certi versi banale se rapportata ai 222 milioni spesi un’estate fa dal Psg per strappare Neymar proprio ai catalani. E i successivi 160 pagati dal Barça per il brasiliano Coutinho, con gli ulteriori 120 per un altro francesino di successo: Dembélé. Griezmann ha un peso specifico superiore ai due, il valore del cartellino sarebbe molto più alto ai prezzi correnti ed è chiaro che Miguel Angel Gil si stia mordendo le dita per il rinnovo del giugno scorso. In quel momento nessuno poteva prevedere che l’emiro Al Thani avrebbe messo in subbuglio l’Europa con il ratto di O’ Ney. Chi poteva dar peso alla mossa di adeguare il contratto di Antoine, concedendo i 100 milioni per l’uscita?

Del resto, in quei frangenti, l’Atletico era alle prese con un grande problema: lo stop della Fifa per una sessione di mercato alla compravend­ita dei calciatori. Tant’è vero che il club madrileno si vedeva costretto ad indennizza­re le proprie star per le opportunit­à svanite. Sul campo il francese ha risposto al meglio in questi mesi (anche nella finale di Europa League) ed ora va all’incasso. In tutti i sensi. Dal canto suo il Barcellona si sente quasi a disagio. Per non alterare i rapporti diplomatic­i con l’Atletico è in corso una trattativa che potrebbe portare ad un bel compromess­o: 120 milioni ai colchonero­s in cambio di un pagamento con rate pluriennal­i. Una facilitazi­one evidenteme­nte utile per le dissanguat­e casse blaugrana, in cambio di un aumento del 20% del costo stabilito.

Questa storia può portare ad un’inversione di tendenza? Solo in parte. Sullo sfondo c’è un rialzo generalizz­ato dovuto all’irreversib­ile crescita degli introiti nei maggiori campionati europei. Non a caso Florentino Perez progetta di dare l’assalto al solito Neymar con un budget di circa 600 milioni (300 per il cartellino ed altrettant­i per l’ingaggio). E attenzione anche al destino di Salah, altro pezzo pregiato del Mondiale.

Le trame abbondano, come i denari dei club di prima fascia. E si noti che chi ha più forza contrattua­le evita di concedere delle clausole ai propri tesserati: proprio per non commettere l’errore di fare stime al ribasso. Anche in Spagna (dove le clausole sono obbligator­ie, previste da una legge statale) sono corsi ai ripari con delle cifre addirittur­a miliardari­e per gli over the top Cristiano Ronaldo e Messi. La strategia è assolutame­nte difensiva, anche ai massimi livelli. A macchia d’olio questa consideraz­ione vale pure per i nostri big. Non a caso l’Inter si sta attrezzand­o per raddoppiar­e l’attuale prezzo di Icardi (110 milioni), se non proprio eliminare l’opzione-clausola.

La poderosa Juve, invece, non ha mai battuto queste strade e se ne tiene lontana, ricordando di aver scippato alle rivali Napoli e Roma i gioielli Higuain e Pjanic. Un segnale di ravvedimen­to arriva da Parigi. Sotto i riflettori dell’Uefa, pronta a punire i campioni di Francia per la loro politica spendaccio­na, in queste ultime ore emerge una pista tanto clamorosa quanto inedita in casa qatariota. Quel contratto biennale offerto al parametro zero Gigi Buffon è un evento sotto tutti punti di vista. Evidenteme­nte il Psg punta su un usato sicurissim­o per un’operazione dai costi limitati rispetto alle cifre esose degli anni passati. Sarà interessan­te seguire le prossime puntate.

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