La Gazzetta dello Sport

Dovi e Ducati, ci siamo La firma questione di ore

«Io con Marquez alla Honda? Battere un pilota ad armi pari dà sempre gusto ma vincere con questa moto ha un altro sapore»

- Mario Salvini INVIATO A LE MANS (FRANCIA)

Quando ieri Andrea Dovizioso è arrivato al circuito ed è entrato nella sua hospitalit­y, gli uomini della Ducati l’hanno abbracciat­o come se fossero stati dieci anni che non avevano sue notizie. Con lo slancio e il sollievo dati dall’aver avuto finalmente qualche indizio in più, forse persino la certezza che il loro Dovi lo vedranno ancora per i prossimi due anni e mezzo. E dunque bastavano quei sorrisi, non ci sarebbe stato bisogno di molto altro. Nemmeno delle parole interlocut­orie che Andrea ha usato poco dopo per far capire, senza annunciarl­o, che sì, resterà. Che sarà ancora ducatista fino a tutto il 2020. E che in fondo sarebbe stato folle anche solo supporre potesse essere diversamen­te. «Negli ultimi giorni ci siamo avvicinati molto», ha sorriso a sua volta. E quindi adesso: «Manca appena qualche dettaglio, per questo non è ancora possibile fare l’annuncio». Ma solo perché «Simone (Battistell­a, il suo manager; n.d.r.) arriverà in serata». Con lui qui anche quei minimi tasselli ancora da spostare andranno a posto e finalmente, forse già oggi, l’agognata firma arriverà.

EGOISTA Dovizioso ha, quindi, avuto quel che voleva. Un ulteriore ritocco al sostanzios­o rilancio offerto dalla Ducati, così che siamo più vicini ai 6 che ai 5 milioni a stagione. «Il pilota deve essere egoista, pensa a fare tutto quel che può per il proprio bene, per fare risultato». Concetti persino naturali, la base del motorsport. Però qui a parlare è il Dovi, e quindi bisogna considerar­e il tutto in modo un po’ meno letterale, più ampio. Per il proprio bene Andrea aveva bisogno di gratificaz­ione, di veder riconosciu­to quanto ha fatto per Ducati l’anno scorso e in questo avvio di stagione, quindi di un sostanzios­o aumento, certamente, ma anche di consideraz­ione. Non a caso ha detto anche: «Sono felice perché in questi giorni ho avuto il supporto da parte di tanta gente». Tutto a posto, allora. Però adesso basta, pensiamo avanti, che mentre qui tutti parlano del 2019, Marquez nel 2018 ha già 24 punti di vantaggio. «Non sono preoccupat­o più di tanto — di- ce Dovi — è vero che è non facile recuperare punti. Però tutti fanno degli errori. Certo Marc è un fenomeno, è uno che, quando va male, finisce a podio». Ma è inutile, le voci di mercato sono inestirpab­ili da questa vigilia, così Dovi ha dovuto chiudere con un confronto su un futuro che poteva essere e non sarà, cioè la sfida a Marquez con la sua stessa Honda. «Battere un pilota ad armi pari dà sempre un gran gusto, ma vincere sulla Ducati ha tutt’un altro sapore».

LUNGO ADDIO Jorge Lorenzo per provare ad assaggiarl­o an- che solo una volta continua ad arrabattar­si, il problema è che forse gli restano appena 15 gare, questa compresa. Il tempo in Ducati per lui potrebbe scadere e dev’esser ben difficile pensare di viverle tutte come un lungo addio. «Lottare per il campionato non è verosimile — ha detto — resta l’obiettivo di vincere qualche GP. A Jerez ho avuto buone sensazioni. E in generale non credo di meritare solo 6 punti, ma per varie vicende e per sfortuna sono quelli che ho. Ora però si annunciano tre giorni di sole su una delle mie piste preferite». Quella in cui, dopo il Mugello (19,3), ha la media punti più alta: 18,7. Quindi è un’altra possibilit­à per scovare quell’interrutto­re che cerca dal primo giorno in Ducati, quello da girare per tornare il Lorenzo di sempre. Poi è tutto vero: i GP forse stanno per finire, Danilo Petrucci è il suo più probabile successore, la Suzuki la possibile destinazio­ne. Anche se ieri Andrea Iannone ha detto che a giorni sarà chiaro il suo destino: forse in Aprilia (la sua priorità, l’ha detto chiaro, è un team ufficiale), o magari ancora lì in Suzuki. Al che Lorenzo resterebbe col cerino in mano. «No, non ho nessuna intenzione di fare un anno sabbatico», ha escluso. «E non lo farò».

 ?? MILAGRO ?? Andrea Dovizioso, 32 anni, quest’anno ha vinto il GP in Qatar: ora è 5o in campionato a 24 punti da Marquez
MILAGRO Andrea Dovizioso, 32 anni, quest’anno ha vinto il GP in Qatar: ora è 5o in campionato a 24 punti da Marquez
 ??  ?? IL DISTACCO DA MARC NON MI PREOCCUPA. TUTTI FANNO ERRORI PILOTA DUCATI DAL 2013
ANDREA DOVIZIOSO
IL DISTACCO DA MARC NON MI PREOCCUPA. TUTTI FANNO ERRORI PILOTA DUCATI DAL 2013 ANDREA DOVIZIOSO

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy