La Gazzetta dello Sport

Ledecky extraterre­stre nei 1500 Record giù di 5 secondi: 15’20”48

●A Indianapol­is la 21enne Usa si migliora ancora: «Mi alleno in modo diverso»

- ma.po.

Era dai Giochi di Rio 2016 che Katie Ledecky non stabiliva un record del mondo. Non che questo avesse danneggiat­o la sua reputazion­e di fenomeno assoluto del nuoto mondiale, ma per non perdere il ritmo la 21enne statuniten­se ha festeggiat­o alla grande ieri, a Indianapol­is, nella sua prima gara da pro’. Ha chiuso i 1500 con un record spaziale: 15’ 20” 48, esattament­e 5 secondi meglio del suo precedente (il 15’25”48 nuotato per vincere l’oro ai Mondiali di Kazan 2015). «Mi ha davvero sorpreso vedere quel tempo, il mio obiettivo era di riuscire a nuotare un tempo intorno ai 15’30” a fine estate» ha commentato la Ledecky con un largo sorriso, aggiungend­o: «E’ sempre bello battere un record, è una sensazione che non invecchia mai». Ora la fuoriclass­e originaria del Maryland detiene i primi 8 tempi dei 1500 e quello di ieri era il suo 14° record del mondo. «Ogni record è unico e speciale — ha aggiunto —. Questo è il primo da quando sono a Stanford ed è il mio primo da profession­ista, quindi non lo dimentiche­rò mai».

PRO Questa settimana a Indianapol­is la Ledecky ha inaugurato il nuovo status di profession­ista. Fino a marzo la Ledecky era tesserata per l’università di Stanford e doveva sottostare alle rigide regole della Ncaa che vietano la firma di contratti. La Ledecky (come i colleghi che hanno fatto la sua scelta) da pro perde lo status di atleta college e potrà firmare contratti da profession­ista e avere sponsor. Continuerà a frequentar­e il college (si allena sempre a Stanford), ma gareggerà per il club profession­istico aggregato che le consentirà di guadagnare premi (ieri 1000 dollari al vincitore) e ingaggi. «Ogni giorno, ovunque, in qualsiasi momento. Non importa come ti senti, devi solo dare il massimo — ha detto la Ledecky. — Non si tratta di soldi, non lo è mai stato per me. Si tratta di dare tutto». La Ledecky, oro negli 800 a Londra 2012 a cui si sono aggiunti 4 ori e un argento a Rio 2016, aumenta le possibilit­à per Tokyo 2020, dove i 1500 assegneran­no per la prima volta l’oro.

LA GARA I suoi 1500 sono stati un assolo, come spesso le succede. La più vicina della sua batteria (Erica Sullivan) le è finita a 49”. «Stavo nuotando bene e lo sapevo — è sicura la Ledecky —. Mi sono allenata molto bene, ho cominciato a fare cose nuove che non avevo mai fatto. Nelle ultime sei settimane è andato tutto come mi aspettavo, ma non pensavo che si traducesse subito in tempi così. Dopo il tuffo ho avuto buone sensazioni e ho cercato di mantenerle per tutte e 30 le vasche» ha spiegato la Ledecky, che è iscritta anche a 100 sl (dove incrocerà la Manuel), 200, 400 (in batteria ieri ha nuotato 4’02”08) e 800 sl, oltre a 200 e 400 misti. «L’andamento di questa gara mi insegna che ho bisogno di avere fiducia per nuotare velocement­e. Non si tratta di riposo, ma di quanto io sia sicura di potercela fare».

Pro swim Indianapol­is. Prima giornata. Finali. Uomini: 1500. 1. Grothe 15’05”31. Donne: 1. Ledecky 15’20”48 (2’00”25, 4’04”88, 8’11”70, 10’14”83, record del mondo, precedente Ledecky 15’25”48 5/8/2015);2. Sullivan 16’09”88. Batterie (2a g.) Uomini. 100 fa Bentz 53”11, C. Murphy 53”34, Shields 53”37, Held 53”69, Lanza (Bra) 53 71. Donne. 100 sl: Manuel 54”20; Ledecky 55”02. 400 sl: Ledecky 4’02”08, L.Smith 4’09”96; 100 fa Worrell-Dahlia 57”67; 4. Kendall 59”59 (al rientro dalla squalifica doping).

>Alla prima gara da pro la statuniten­se torna a battere un primato dopo i Giochi di Rio 2016

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Katie Ledecky, 21 anni, detiene i record del mondo di 400, 800, 1500

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