TEGOLA MILAN SUSO STOP GATTUSO PUNTA SU CUTRONE
●Lo spagnolo salta la Fiorentina e in estate può partire Manca il «vice» Borini, Gattuso prova a muovere Patrick
Lo spagnolo s’è infortunato: salterà l’ultimo match. Il viola Pezzella: «Vogliamo i 3 punti»
Jesustop. Una parola sola e stavolta non intesa come Jesus e top: ma stop. Se le evoluzioni di mercato dovessero andare nella maniera che i tifosi temono e che Gattuso non intende nemmeno prendere in considerazione, l’ultimo graffio di Suso a San Siro con la maglia del Milan sarà stato l’assist ad Abate contro il Verona di inizio maggio. Domani, infatti, Jesus non potrà chiudere regolarmente la stagione e l’inconveniente assume proporzioni notevoli vista la posta in palio. Era stanco, certo. Logorato, anche: ma affrontare una partita senza Suso dà sempre l’impressione di vedere una squadra priva della sua pietra angolare. Colpa delle ultime ore di lavoro a Milanello, che l’hanno tradito al termine di un’annata molto dispendiosa: non c’è referto ufficiale, ma si tratta di una lesione muscolare (gamba sinistra) e quindi non c’è possibilità di miracoli dell’ultima ora. La stagione di Jesus si conclude così, dopo 3.844 minuti che ne fanno il quarto giocatore di movimento più impiegato (dietro a Kessie, Bonucci e Rodriguez), dopo 8 gol che ne fanno il terzo marcatore rossonero (dietro a Cutrone e André Silva) e con una media voto Gazzetta di 6,18, che lo colloca al secondo posto in pagella (dietro a Cutrone, con 6,25).
VORAGINE Potrebbero essere sufficienti già questi numeri per raccontare la tegola caduta sulla testa di Gattuso. Non è infatti un caso che ieri a Milanello si respirasse un’aria più tesa del solito, nell’ambito di un periodo in cui i nervi scoperti sono stati parecchi. Alla gestione dell’ennesimo caso Donnarumma e ai punti di domanda sulle sanzioni Uefa e sullo stato dell’arte del rifinanziamento, si aggiungono le incertezze sull’esito della sfida con la Fiorentina. E l’assenza di Suso apre una discreta voragine. Anche perché mancherà pure Borini, alter ego naturale fermato dal giudice sportivo. In queste ore Gattuso sta studiando le opzioni per rimediare all’assenza ma in realtà sa bene che una vera alternativa non esiste. Assieme alla mezzala destra, la mancanza di un altro esterno offensivo di livello da quella parte del campo è stato il problema più evidente della rosa.
IN BIANCO L’opzione più probabile parrebbe l’allargamento di Cutrone, cosa già fatta più di una volta a sinistra. Questo permetterebbe di lasciare Bonaventura in mediana. Quindi: Cutrone, Kalinic, Calhanoglu, perché Gattuso molto difficilmente deroga dal primo minuto rispetto al 4-3-3 di riferimento. Altre strade? Calhanoglu qualche metro più indietro, per un abbozzo di 4-3-1-2 (il sistema che potrebbe essere usato la prossima stagione), o il 4-4-2 con Kalinic e Cutrone. Ad ogni modo l’assenza di Suso lascia ai tifosi la domanda delle domande: lo rivedremo ancora? Sarà anche vero che è andato in bianco nelle ultime 14 partite, ma Jesus è considerato un imprescindibile più o meno da tutti. A partire da Gattuso, che circa un mese fa diceva in conferenza: «Farò di tutto per trattenerlo». Ecco, il sentimento non è cambiato e il tecnico l’ha ribadito nuovamente negli ultimi
IL NUMERO
le presenze stagionali di Suso, per 3.844’ in campo: è il quarto della rosa per impiego
I rossoneri quando >non c’è il numero 8 segnano poco e vincono una gara su quattro
Domani alle 18 la sfida chiave: per la certezza del 6° posto vincere è obbligatorio
tempi anche in termini meno ufficiali. Pure Rino, però, può arrivare fino a un certo punto perché la clausola non ammette contraddittorio: chi arrivasse con 38 milioni di euro in tasca avrebbe il diritto di prelevare lo spagnolo senza curarsi del parere del Milan. A quel punto la palla sarebbe davvero – una volta di più – fra i piedi del giocatore: solo lui potrebbe scegliere di restare dov’è a dispetto di chi bussa in via Aldo Rossi.
INTENZIONI
Non per nulla a breve la dirigenza rossonera incontrerà il suo procuratore Lucci, essenzialmente per capire quali sono le intenzioni di Jesus al termine di una stagione strana, in chiaroscuro, vissuta tra delusioni – la mancata Champions e la mancata chiamata della nazionale per la Russia –, grandi soddisfazioni – il debutto con la Roja, il record stagionale di gol, l’annuncio della gravidanza della compagna Alis – e un apporto alla squadra cristallino: con Jesus titolare la media gol a partita del Milan sale da 0,5 a 1,5 rispetto a quando non c’è (o non parte dall’inizio), la percentuale di vittorie passa dal 25% al 49% e la media punti da 0,8 a 1,8. Domani con la Fiorentina dovrà essere l’eccezione che conferma la regola.