Apocalisse nerazzurra, lacrime all’Olimpico MAGGIO 2002 La Juve passeggia a Udine: sorpasso scudetto
●Inter due volte in vantaggio nel primo tempo, poi Poborsky e Simeone ribaltano. E fanno piangere Ronaldo
@SebVernazza
«Era di maggio e ti cadéan sul grembo a ciocche, a ciocche le ciliegie rosse», dice una bellissima canzone napoletana. Era di maggio, il 5 maggio del 2002, e i gol cadevano a ciocche sull’Inter. Il problema, per gli interisti, sta nel fatto che siamo di nuovo in maggio e che domani, domenica 20, si profila un’altra ultima giornata contro la Lazio. In ballo non c’è lo scudetto come nel 2002, ma la qualificazione alla Champions. Che però vale poco meno, economicamente parlando. Oggi la Lazio per giunta ha lo stesso obiettivo dell’avversario, mentre nel 2002 inseguiva la Coppa Uefa.
ALTALENA Questa la classifica il 5 maggio 2002, mattina: Inter 69, Juve 68, Roma 67. Partite: Lazio-Inter; Udinese-Juve; Torino-Roma. La Juve impiega 11 minuti per blindare il risultato al vecchio Friuli: 0-2, gol di Trezeguet (1’) e Del Piero (11’). L’Udinese del 54enne Gian Piero Ventura, che un giorno sarà c.t. dell’Italia, non oppone grande resistenza: si è salvata la domenica prima a Lecce e accetta con serenità il ruolo di sparring partner. Il destino si compie all’Olimpico. L’Inter per un tempo dà l’impressione di esserci: 0-1, gol di Vieri; 1-1, gol di Poborsky; 1-2, rete di Di Biagio, proprio lui, al 24’ del primo tempo. Da qui e per venti minuti, fino allo scadere della prima frazione, l’Inter tiene la postazione di campione d’Italia. La svolta psicofisica arriva un attimo prima dell’intervallo, quando Gresko, con uno sciagurato colpo di testa, serve a Poborsky il 2-2. Mazzata tremenda e quando Simeone, proprio lui, in avvio di ripresa segna il 3-2 laziale, l’apocalisse si compie. Simone Inzaghi - sì, l’allenatore laziale di oggi - fa 4-2 verso la mezz’ora e il ribaltone è servito. Juve campione d’Italia: sorpasso e beffe, frizzi e lazzi che ancora si tramandano. La Roma vince col Toro ed è seconda. L’Inter scivola al terzo posto, condannata al preliminare di Champions (lo supererà). Le lacrime di Ronaldo il Fenomeno, la rabbia di Cuper, la pietrificazione di Moratti. Era di maggio, e lo è di nuovo. Il grande spettro ritorna, ma gli spettri si possono spazzare via.