Gol all’andata, poi la svolta È tutto un altro Calhanoglu
●Con Gattuso ha moltiplicato assist, tiri e reti. Il suo ex allenatore: «Presto sarà top player»
Hakan domani sera metterà i dischi da solo. Calhanoglu in passato ha raccontato di avere un dj set con cui, nel tempo libero, mixava. Nel Milan in questa stagione il ritmo dell’attacco quasi sempre è stato gestito da Suso ma contro la Fiorentina, inevitabilmente, dovrà pensarci qualcun altro. Hakan è l’indiziato numero 1: uno dei più tecnici, uno dei più creativi, uno dei più bravi da fermo. E un ragazzo a cui la Fiorentina è simpatica.
I NUMERI All’andata mezza Firenze ha avuto una crisi di memoria. Al minuto 29 del secondo tempo la difesa della Fiorentina ha lasciato Calhanoglu in area da solo, mentre Suso puntava due avversari. Chiesa l’ha più o meno ignorato e alla fine la palla è passata nella zona di Hakan: gol dell’1-1. La sua vita cambiava in quel periodo, merito di Gattuso. Hakan ha raccontato la sua esperienza con Montella e non è stata la descrizione di un uomo felice: «Vedevo tutto scuro. Non capivo la lingua e questo era il problema più rilevante». Gattuso gli ha parlato per un po’ in inglese e ora Calhanoglu ha cominciato con l’italiano. Chi frequenta Milanello dice che Hakan è tra i più gentili del gruppo, sempre disponibile. In campo, il nuovo sorriso si vede. I numeri dell’eraGattuso sono molto superiori a quelli dell’eraMontella. Gli assist sono raddoppiati, i tiri e le occasioni create... quasi. I dribbling hanno fatto «per tre» e anche con i gol non va male: due con Montella, cinque con Gattuso. Sinceramente, è un altro giocatore.
IL PARERE Hakan fino a dicembre era spesso fuori da gioco Nel 2017 ha cominciato sette partite in panchina, mentre nel 2018 si è stabilizzato: resta largo a sinistra e, soprattutto, gioca. Ha fatto la differenza solo qualche volta, però quasi sempre ha dato l’impressione di essere dentro la partita. Tim Walter, suo ex allenatore al Karlsruhe oggi al Bayern, a gennaio diceva: «Hakan è molto sensibile, un po’ timido. Di sicuro, gli servono tempo e fiducia, per rendere deve giocare tutta la partita. Lasciatelo giocare e farà bene». Aveva ragione. Si è guadagnato un secondo pronostico: «Può diventare presto un top player – dice oggi –. Se sale il livello dei compagni, lui migliora». Se indovina anche questa, applausi.
5
I GOL
Calha ha fatto 5 gol in A e 2 in Europa Il suo record è 11, in Bundesliga con l’Amburgo 2013-14