La Gazzetta dello Sport

Pezzella: «La Viola ha un’anima vera Il bello arriva ora»

- Luca Calamai FIRENZE

C’è il mondiale dietro l’angolo. Il sogno di German Pezzella. Il difensore argentino della Fiorentina è stato inserito nella lista dei pre-convocati. Il primo passo. «Cerco di non pensarci altrimenti rischio di andare fuori di testa. Per fortuna ci aspetta una grande sfida contro il Milan. Voglio vincere per chiudere la stagione da protagonis­ta. Devo sfruttare qualsiasi occasione per convincere Sampaoli a portarmi in Russia».

Anche Icardi è in bilico.

«E’ un attaccante fortissimo ma l’Argentina ha tanti grandi bomber. Molto dipenderà dal modulo che il c.t. adotterà».

E Dybala?

«Ha avuto una stagione tutta alti e bassi con la Juve ma lui ha qualità incredibil­i. Lo conosco bene».

Chi è la favorita per il Mondiale?

«Con il cuore direi Argentina. Ma ci sono nazionali come Spagna e Germania che hanno gruppi consolidat­i nel tempo. E attenti al Brasile».

Torniamo alla Fiorentina.

«A inizio campionato nessuno credeva in noi. Anche la piazza era fredda. Invece abbiamo lottato fino all’ultimo per un posto in Europa. Ed è solo l’inizio di una nuova storia».

Che può arrivare dove?

«La tragedia di Davide ci ha lasciato grandi insegnamen­ti. Siamo diventati una famiglia, un gruppo unito in modo fantastica. Se restano i migliori e arrivano 2 o 3 pedine importanti il prossimo anno nelle Coppe ci andiamo di sicuro. Però…».

Però?

«Devono arrivare giocatori giusti. Devono essere uomini veri prima ancora che grandi calciatori. La Fiorentina non deve perdere la sua anima, quella che ci ha permesso di battere squadre più forti. Il grande regalo che ci ha lasciato in eredità Davide».

Resterà Badelj?

«Lo spero. E’ uno dei simboli della nostra famiglia. Però ci sono anche delle scelte personali che vanno rispettate. Comunque vorrei restare il vice capitano della Fiorentina. La fascia è sua».

Resterà Chiesa?

«E perché dovrebbe andar via? L’anno prossimo Fede e il Cholito saranno una delle coppie gol regine del campionato. Devono solo imparare a conoscersi meglio. A volte capita che Chiesa fa un movimento per preparare il cross mentre Simeone si aspetta da lui una finta a rientrare. Ci vuole un po’ di tempo. Sono due talenti dalla faccia pulita, due ragazzi leali e generosi. Presto si troveranno a occhi chiusi».

Il suo agente ieri ha incontrato Corvino per un rinnovo ormai scontato. E’ felice di restare a Firenze?

«Non chiedo di meglio. Quando sono arrivato in prestito dal Betis avevo come obiettivo di trasformar­e quel contratto in una cessione a titolo definitivo. La Fiorentina può diventare una squadra capace di vincere e conquistar­e simpatie. Sarà importante conservare questa compattezz­a tra i Della Valle, i dirigenti, Pioli, la squadra e i tifosi. Ho sempre lavorato in città dove c’erano una o più squadre di calcio. Qui hanno tutti in testa solo il viola. Passione allo stato puro. Ed è emozionant­e lavorare in questo clima».

Che pensa della Var?

«L’idea è giusta. Però va perfeziona­ta. Nell’ultima partita contro il Cagliari l’arbitro mi ha ammonito per un fallo inesistent­e. E mi ha detto: “L’addetto alla Var ha visto il tuo intervento”. Ma io non lo avevo toccato, lo giuro. E il rigore che non ci è stato dato contro la Juve? Se usi il mezzo tecnologic­o e sbagli l’errore vale doppio e tutto diventa incomprens­ibile agli occhi di noi calciatori».

La Fiorentina non andrà in Europa per i punti persi con le piccole.

«Vero. Con la Spal abbiamo pareggiato calciando 50 volte in porta, contro il Cagliari abbiamo perso senza mai inquadrare lo specchio. E’ più facile con le grandi che lasciano spazio alle ripartenze di Chiesa e Simeone e alle incursioni di Veretout e Benassi. Dobbiamo crescere ma non dimenticat­e che siamo all’inizio di un nuovo ciclo».

Il Milan giocherà per vincere.

«Per questo possiamo conquistar­e tre punti a San Siro».

L’ultima spinta per convincere il c.t. Sampaoli?

«Lasciamo perdere le convocazio­ni mondiali. Intanto devo fermare Kalinic o Cutrone».

Così parlo Pezzella, uno dei volti nuovi del campionato. Il simbolo di questa Fiorentina versione famiglia.

I NUOVI DOVRANNO ESSERE UOMINI PRIMA CHE CALCIATORI CHIESA RESTA: LUI E SIMEONE SARANNO TRA LE COPPIE REGINE DEL GOL VOGLIAMO

I TRE PUNTI A SAN SIRO E CHIUDERE DA PROTAGONIS­TI

GERMAN PEZZELLA

DIFENSORE FIORENTINA ●«Siamo

uniti in modo fantastico: il merito è di Astori Con 2 o 3 pedine giuste, tra un anno andiamo in Europa»

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