La Gazzetta dello Sport

Firme depositate, tocca a Fabbricini Novanta giorni per l’assemblea Figc

● Le componenti che candidano Abete procedono: elezioni entro il 10 agosto?

- Alessandro Catapano ROMA Damiano Tommasi, Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia

Missione compiuta e impegni rispettati, almeno per il momento. Le quattro componenti (Lnd, Aic, Lega Pro, Aia) che hanno «sfidato» il commissari­amento per riprenders­i la Figc, dopo il clamoroso passaggio a vuoto del 29 gennaio, procedono compatte, almeno finché si tratta di fare squadra, scegliere un front man, il redivivo Giancarlo Abete, e raccoglier­e le firme dei delegati necessarie a richiedere la convocazio­ne di un’assemblea elettiva. Fin qui, percorso netto. Ieri la richiesta è giunta a via Allegri, accompagna­ta da una lettera indirizzat­a al commissari­o Roberto Fabbricini, firmata dai quattro presidenti che hanno indicato in Abete l’uomo dell’invocata «normalizza­zione» della Figc: Cosimo Sibilia, Damiano Tommasi, Gabriele Gravina, Marcello Nicchi.

E IL PROGRAMMA? Divisi su quasi tutto quattro mesi fa (chi non ricorda gli «stracci» volati dal palco?), oggi si ritrovano sotto la bandiera Abete e provano a condivider­e una piattaform­a programmat­ica, impresa che si è rivelata più laboriosa del previsto. I quattro attori, infatti, sono d’accordo su alcune cose da fare con urgenza (istituzion­e del semiprofes­sionismo, modifica del format dei campionati, nuova distribuzi­one delle risorse, introduzio­ne stabile delle seconde squadre), hanno visioni diverse (non inconcilia­bili) su altre: calcio femminile e vincolo sportivo, ad esempio. Non è un caso che ieri non abbiano depositato anche il programma. Compatti pure sui pesi elettorali: non hanno interesse a modificarl­i radicalmen­te (nemmeno il 2% arbitrale che il Coni chiede di cancellare in base ai nuovi principi informator­i). Su questo tema, si scontreran­no con la Lega di A, ammesso che in tempi brevi Micciché e Malagò portino a casa la governance. Il commissari­o Fabbricini, che da ieri ha 30 giorni per convocare l’assemblea entro i successivi due mesi (si finirà alla prima decade di agosto) non opporrà resistenza. Mentre Malagò confida ancora di riportare i «ribelli» sulla retta via. Laconico il capo degli Allenatori Ulivieri: «Restiamo fuori dalla contesa».

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