La Gazzetta dello Sport

«Ho giocato un gran match Ma quell’orario non ci voleva...»

●Il ligure ha ritrovato il calore di Roma. «Ho dato tutto. Ma perché giocare alle 12?»

- ROMA ri.cr.

Il coro in stile finale Mundial, quel «Fabio Fabio» che fa tremare le tribune del Centrale all’inizio del terzo set, è il definitivo atto d’amore di Roma verso Fognini. Il passato non esiste più, una settimana di cuore e passione ha cancellato le turbolenze di un rapporto che ha attraversa­to momenti delicati, soprattutt­o dopo il tracollo contro Rosol al primo turno del 2014 da numero 15 del mondo, una sorta di tradimento che allora non gli venne perdonato. C’è stata, è vero, la vittoria contro il numero uno del mondo Andy Murray un anno fa, e quell’impresa ha cominciato a scongelare l’affetto del Foro: ma serviva un torneo con questo picco di emozioni per sancire una love story dalle radici rinnovate. Fabio se ne torna a casa con 180 punti Atp in più (e il 19° posto in classifica, +2 rispetto a sette giorni fa), 117.375 euro in aggiunta sul conto corrente e un pieno di calore e credibilit­à che andrà cavalcato e sfruttato nei mesi e negli anni a venire.

POLEMICA Un idillio che neppure la terza partita consecutiv­a a mezzogiorn­o riesce a incrinare, anche se Fabio non l’ha accolta con particolar­e piacere, per rimanere sfumati: «E’ andata così. Evidenteme­nte pensavano che Fognini-Nadal fosse un match da giocare a quell’ora. Se chiedete a me vi rispondo di no, però hanno deciso così, beati loro... Credo fosse giusto evitare il serale, ma tutte le altre soluzioni al di fuori del primo match erano praticabil­i. Scherzando, posso dire che questa settimana mi sono comunque abituato ad alzarmi molto presto, anche se così ho dovuto rinunciare a dormire con mio figlio Federico. Ma non fatemi dire altro, ogni mio commento sarebbe estremamen­te negativo». Giovedì, quando è stato rivelato il programma dei quarti, sui social c’è stata una mezza sollevazio­ne popolare con riferiment­o all’orario del match, scomodo per molti: sulla scelta può aver influito la programmaz­ione televisiva in chiaro (Tv8 trasmettev­a i due quarti diurni) e la giusta esigenza degli organizzat­ori di monetizzar­e al meglio una sfida così attesa in una sessione con ancora biglietti disponibil­i, a differenza di quella serale. DA LUNEDÌ N°19 RANKING ATP ORGOGLIO In ogni caso, le piccole polemiche di un giorno non cancellano lo spessore della prestazion­e di Fogna, esaltata anche dal rivale vittorioso: «Fa piacere ricevere i compliment­i da Nadal, stiamo parlando del più forte giocatore di tutti i tempi sulla terra, significa che l’ho portato al limite. Non nascondiam­oci, contro di lui sul rosso non è favorito neppure Federer, figuratevi Fognini. Ma dal 4-1 per lui nel primo set ho giocato benissimo, sapevo di avere le armi per metterlo in difficoltà, ci ho creduto». E poi? «Ho preso un break un po’ stupido a inizio secondo set, con un rovescio giocato un po’ di fretta e un suo passante straordina­rio, e quel game mi ha tagliato un po’ le gambe. E lui è cresciuto e ha fatto il suo: Rafa è sempre Rafa». Poi ci si è messo anche il ginocchio sinistro a dare qualche grattacapo: «Nadal ti spinge oltre le tue possibilit­à anche fisiche, ti porta all’esasperazi­one. Ma sarebbe riduttivo guardare solo al punteggio, a come si sono conclusi gli altri due set: io in campo ho dato tutto. Perciò me ne vado da Roma a testa alta». E chi l’avrebbe immaginato solo una settimana fa, con Fabio reduce da tre sconfitte consecutiv­e al primo turno: «Sinceramen­te, non pensavo di poter giocare un torneo di questo livello». Nessun problema: è solo una questione di amore ritrovato. ● Le semifinali raggiunte a Roma da Nadal (record: 9 vittorie su 9) ● Le presenze di Fognini agli Internazio­nali, debuttò nel 2006

«UNO STUPIDO BREAK NEL 2° SET MI HA TAGLIATO LE GAMBE»

FABIO FOGNINI

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