ITALIAN STYLE, QUANTO PESA LA VITTORIA DI CONTE A LONDRA
FA Cup al Chelsea: ora vediamo che cosa farà Abramovic
La partita più italiana di quelle viste in questa stagione in Inghilterra alla fine la vince un italiano, Antonio Conte. E adesso per Roman Abramovic sarà un po’ più difficile fare a meno dell’allenatore che in due stagioni a Stamford Bridge ha portato a casa una Premier e una Fa Cup. Tituli come li chiama Josè Mourinho, che dopo il triplete dello scorso anno (Community Shield, Europa League e Fa Cup) stavolta resta a zero. Il popolo dei Blues nella festa di Wembley ha rispolverato a lungo il coro «Antonio, Antonio» perché nel cuore dei tifosi del Chelsea c’è ancora spazio per il tecnico che ieri, come la prima volta sulla panchina dei londinesi, ha vissuto la partita quasi come un giocatore, incitando i suoi, guidandoli e applaudendoli alla fine proprio come nel suo stile. Finiti i tempi delle polemiche con Mourinho, alla fine Antonio e Josè si sono salutati con un bellissimo abbraccio e vincere la FA Cup contro lo United del portoghese aumenta i meriti di Conte, capace di navigare su una navicella che faceva acqua da tutte le parti nell’arco della stagione, spesso in contrasto con una dirigenza che non ha seguito i suoi input sul mercato e più di una volta lo ha messo in discussione. Conte ha vinto in perfetto «Italian style»: Courtois e Rudiger strepitosi, Kanté inesauribile nelle rincorse e nei recuperi e la magia di Hazard che ha fatto saltare il banco. Un po’ come Simeone in Spagna. Un eretico nella patria del tiqui-taka. Ora che in Inghilterra è sbarcato Pep Guardiola, che del tiqui-taka è il massimo esperto, dimostrando che anche in Premier si può vincere giocando un calcio diverso da quello che di solito si vede oltre la Manica, la vittoria di Conte è ancora più bella. E peserà molto anche sulle decisioni di Abramovic. Liberarsi di Conte, ora, sarà più difficile.