La Gazzetta dello Sport

Brailsford felice: «Questa giornata una lezione di vita»

- INVIATO SUL MONTE ZONCOLAN c.ghis.

Quando scende dal bus, Dave Brailsford, il grande capo della corazzata Sky, è quasi emozionato. Anche per lui sono stati mesi difficili, e la tensione è avvertibil­e. Chris Froome ha tagliato la linea d’arrivo da pochi minuti ma nel parcheggio delle squadre non arrivano i clamori della festa. «Quello che ha fatto Chris è qualcosa di speciale – attacca –. Come valore sportivo è paragonabi­le a quella sul Ventoux al Tour, ma questa è anche una lezione di vita perché è arrivata dopo un periodo duro. Per avere successo bisogna lottare duramente, sempre. A volte i successi ti fanno sentire con la pancia piena, rischi di addormenta­rti e di commettere errori. “Froomey”, invece, non ha mai mollato un attimo e noi gli siamo sempre stati vicini. Sì, è la sua vittoria più importante e più bella».

STRATEGIA Nicolas Portal, il primo diesse di Sky, svela come è stato l’approccio a questa giornata trionfale: «Dopo due settimane difficili, non avevamo paura di questa tappa perché non avevamo nulla da perdere. Nella sua testa Chris aveva le idee chiare e ci teneva BETTINI moltissimo a questa tappa. Aveva visto lo Zoncolan nella ricognizio­ne di aprile e gli era piaciuto. È una di quelle salite dure, come per esempio l’Angliru, che sollecitan­o la sua fantasia e lo stimolano. Certo la situazione che ha e abbiamo vissuto rende questa vittoria speciale». Gestire il gruppo e la pressione nella situazione in cui s’è trovato il leader non deve essere stato facile. «Ma neanche tanto difficile – confida il tecnico francese – perché il gruppo ha sempre avuto la massima fiducia in Froome e viceversa. Del resto come fai a non avere fiducia in uno che ha vinto 4 Tour più una Vuelta? Non sono in tanti… Noi siamo un gruppo unito fino alla morte. Finora il Giro è stata la corsa più complicata a cui ha preso parte, ma “Froomey” è uno con la mentalità vincente, finché potrà lotterà per la maglia rosa».

UOMINI DA BATTERE Adesso i rivali chi sono? «Dumoulin, Pinot e Pozzovivo. Yates? Non so cosa potrà fare nella terza settimana. Vedremo se tiene». Nei momenti duri anche Fausto Pinarello, il fornitore delle bici, era sempre stato vicino a Froome: «Lui è una persona molto perbene. Come Miguel (Indurain, ndr) a casa mia troverà sempre la porta aperta. Ancora una volta ha dimostrato di essere un grande».

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