La Gazzetta dello Sport

Donnarumma, fischi e abbracci che sanno di addio

●Il portiere ha lanciato la maglia ai tifosi e ha salutato a lungo i compagni. Mirabelli: «Gigio non è sul mercato»

- Luca Bianchin MILANO

Un abbraccio può essere tradotto in mille lingue. Un abbraccio può significar­e affetto, rabbia, tristezza, amore, amicizia, vicinanza. Gigio Donnarumma ieri a fine partita ha abbracciat­o prima Bonucci, poi altri compagni, e a qualcuno quelli sono sembrati abbracci da addio. Gigio ha vissuto una partita vuota al centro – nei 90 minuti parate ordinarie e zero errori – ma piena di emozioni nel contorno. Il riscaldame­nto e i minuti dopo il fischio finale non sono stati banali. Se questa è stata la sua ultima partita con il Milan, è stata l’approdo del suo ultimo anno: tormentato, vissuto su un sottile filo di tensione con i tifosi del Milan. Una partita che si può dividere in episodi.

PRIMA Gigio ha preso qualche fischio, poco atteso, già durante il riscaldame­nto. Ha lanciato la maglia da allenament­o al primo anello, ha parlato con qualche tifoso ed è tornato negli spogliatoi. Quando è rientrato, all’annuncio delle formazioni, i fischi sono aumentati: non erano tantissimi, non erano diffusi, ma si sono sentiti. Nelson Dida, il portiere delle Champions 2003 e 2007, in quei minuti dava il suo parere a Milan Tv: «Noi portieri, ogni volta che scendiamo in campo, sappiamo che avremo pressione. Spero che Donnarumma abbia imparato sempre qualcosa dai suoi errori, come facevo io. Lui ha già dimostrato di essere un grande portiere, ora spero possa diventare ancora più forte. Gli consiglio di stare sereno». Gigio nei 90 minuti lo è stato: ha guardato a lungo una partita dominata dal Milan, ha esultato ai gol e ha vissuto tranquillo.

DOPO Il fischio finale ha dato il via libera alle emozioni. Gli abbracci con Bonucci, Romagnoli e non solo sono sembrati sentiti e qualcuno sui social ha addirittur­a provato a leggere il labiale di Gigio a Leo. Esagerato. Di sicuro, Gigio è andato con i compagni sotto la curva e ha lanciato i guanti al primo anello, dietro la porta. Questa volta, a differenza di quanto successo una settimana fa a Bergamo, i tifosi non hanno fatto resistenza. Così, quando è uscito dal campo, Gigio scherzava, sembrava sereno. «Non abbiamo mai messo Gigio sul mercato – ha detto il d.s. Mirabelli poco dopo -. Abbiamo rinnovato sperando che sia per sempre il nostro portiere». Gattuso è andato un po’ più in là, ha parlato di speranza: «Donnarumma e Reina? Vediamo come gestirli. Parlerà il campo. Io spero che Gigio resti». Probabilme­nte nemmeno il 99 sa se questa è stata la sua ultima partita con il Milan però, quando la curva ha cantato «Chi non salta nerazzurro è», Donnarumma ha saltato. Il futuro è in discussion­e, il cuore no.

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LAPRESSE Gianluigi Donnarumma, 19 anni, saluta il pubblico

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