Carezza di Agnelli «Gigi, hai deluso... solo gli avversari» E Dybala diventa dj
Ore 22.36, inizio ufficiale del party: volutamente ammiccante, ma nessuno lo ha rispettato davvero. I minuti si riferivano alla discussa contabilità degli scudetti, ma per una sera niente rigore in casa Juve. La festa privata di giocatori, staff e amici tenuta sabato notte alle Ogr (Officine Grandi Riparazioni) di Torino è entrata nel clou solo dopo l’ora simbolica, quando sono arrivati i campioni accompagnati da mogli e fidanzate. In serata erano in tuta sul pullman stritolato dall’abbraccio del centro, dopo cena erano assai più eleganti per il party esclusivo. In fondo, però, il clima non era così diverso dal resto della giornata, con canti, cori, balli (Szczesny a condurre le danze). C’era la dirigenza al completo, ma la scena l’ha presa ovviamente Gigi Buffon, piombato intorno a mezzanotte. Eppure, prima di dare il microfono all’amico, Andrea Agnelli ha fatto una finta: «Non è vero che io e lui andiamo sempre d’accordo: gli ho detto che in una serata come questa devo parlare solo io e invece lui ha insistito...», ha scherzato il presidente. Solo a quel punto, Gigi ha salutato e ringraziato un’ultima volta: «La forza che ho avuto in questi anni me l’hanno data i miei compagni: l’ho attinta da loro, da voi, e l’ho sprigionata in campo. Se a 40 anni sono qua, lo devo alla loro felicità, al loro entusiasmo: io l’ho solo ributtata in campo», ha detto il capitano al passo di addio. E poi, riferendosi all’azienda Juve: «So quanto è faticoso lavorare qua: i ragazzi che arrivano, dicono che 2-3 anni di Juve ti “sfondano”. Io sono riuscito a starci per 17 perché lavoro così: fatica e sudore sono diventati dottrina di vita». E, infine, la chiusura a effetto: «Ho fatto il possibile, spero di non avervi deluso...». «Hai deluso solo due terzi di Italia, quella anti-juventina», la controrisposta di Agnelli.
TORTA E MUSICA Le sette coppe erano in bella mostra davanti alla consolle del dj Marco Dejana, in arte «DJ Nana», il gran cerimoniere al momento del riscaldamento e della lettura delle formazioni allo Stadium: lì sono fioccati i selfie dei 1500 invitati che hanno ballato e cantato fino alle 3 circa. Da mangiare solo una maxi-torta a tema, con uno scudettone numero 36 in cima. A un certo punto, però, come fosse sulla trequarti, ha preso la scena Paulo Dybala, tra i più scatenati sul bus e pure alle Ogr. Si è improvvisato dj e speaker: Ginza, hit reggaeton di J Balvin, lo ha ispirato quasi quanto una punizione dal limite.