La Gazzetta dello Sport

Il giorno di Allegri Qualità, cessioni Champions e fame Juve-Max 2021?

●Oggi vertice club-tecnico: pronto anche il rinnovo del contratto

- Matteo Dalla Vite

Un anno in più di contratto. E qualità come se piovesse. In giornata, Max Allegri e i massimi dirigenti della Juventus si incontrera­nno per chiudere un altro tormentone della primavera bianconera: a meno di clamorosi dietrofron­t dovrebbe uscire l’abbraccio ulteriore fra il tecnico di Livorno e il club entrato nel mito. Con allungamen­to del contratto fino al 2021. Il tutto dopo aver affrontato, limato e condiviso almeno 5 temi.

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QUALITÀ Allegri ha ovviamente voce sul mercato (vedi Pjanic, Douglas Costa e non solo) ma ha tale stima e vicinanza col club che ne esce sempre qualcosa di buono. Di comune accordo. «Bisogna sbagliare il meno possibile – ha detto Max –. Bisogna valutare la rosa, non è semplice migliorarl­a. Sono sempre stati fatti ottimi mercati, l’importante che arrivino sempre giocatori bravi per non abbassare il livello di qualità». Non sono diktat ma lineeguida per tracciare il futuro. Come dice Max: la qualità è fondamenta­le perché gli schemi contano il giusto e se non funzionano si dà la palla ai migliori. Dybala? A ora non ci sono avvisaglie di addii, ma il Diez non ama la panchina: dipenderà da come l’Atletico vorrà ovviare all’uscita di Griezmann.

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CHI RESTA E CHI VA Lo ha ripetuto spesso, Max. «Ripartiamo da un altro gruppo, dove ci dovrà essere ancora voglia di rimettersi in discussion­e. Poi ci sarà magari chi vorrà andare via». Oggi sarà messa sul tavolo la lista di chi potrebbe partire: Mandzukic ha richieste in Cina e Bundesliga, Asamoah, Buffon e Lichtstein­er hanno già salutato, Sturaro ha richieste, Marchisio è un bel quiz. Il Principino non vorrebbe mai lasciare la Juve ma i sussurri che assicurano i saluti in caso di conferma di Allegri sarebbero scontati. Sarà così? In attesa dell’arrivo di un vice Szczesny, verrà valutata la permanenza di Benatia. E su Alex Sandro – considerat­o Spinazzola k.o. – bisognerà capire se cederlo (ma i 60 milioni che offrì il Chelsea non torneranno) o rinnovare. E Khedira? Altro rebus: da sciogliere.

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RAPIDITÀ Altro tema: le opzioni verbali o le accelerazi­oni sull’acquisizio­ne di giocatori. Can firmerà dopo la finale di Kiev, Pjaca tornerà e verrà valutato, dei già acquistati dall’Atalanta si sa (Caldara e Spinazzola, che rientrerà in autunno), per il resto servirà fare presto: acquisendo, se possibile, la maggior parte dei nuovi arrivi prima del Mondiale, almeno opzionando­li, in modo che poi non avvenga l’assalto delle big d’Europa con conseguent­i aste. Alle quali la Juve non vuole partecipar­e.

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GENTE AFFAMATA «Servono stimoli e voglia di lavorare – ribadirà Allegri –: se i giocatori camminano fai tutti gli schemi e allenament­i che vuoi ma non vai da nessuna parte». È il manifesto di Max. E la società, che sa far pedalare, sa perfettame­nte che giovani affamati (Pellegrini o Cristante, per esempio) sono linfa vitale.

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NO OSSESSIONI «Gli obiettivi saranno gli stessi», ha detto Max. Vincere. Ma non dovrà essere vissuta come un’ossessione visti anche i tanti ritocchi di mercato, l’addio di gente tosta (da Buffon in poi) e il fatto che non sempre si può dominare. Morale: l’ottavo scudetto? La Juve non molla ma è chiaro che la Champions resta il... dominio da riempire.

TEMI DA TAVOLO Il futuro di Khedira e Mandzukic, la firma di Can, i dubbi di Marchisio, la volontà di Dybala. E vincere in Europa

 ??  ?? Massimilia­no Allegri, 50 anni, alla Juventus dal 2015: con lui sono arrivati gli ultimi 4 scudetti
Massimilia­no Allegri, 50 anni, alla Juventus dal 2015: con lui sono arrivati gli ultimi 4 scudetti

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