Il neo c.t. Mancini è ottimista: «Dalle delusioni nascono i trionfi»
●Prima a Coverciano poi da Fazio in tv «Ora riportiamo l’Italia lì dove merita»
Tra Coverciano, San Siro e gli studi Rai, è stata una domenica intensa per Roberto Mancini. Ha fatto sentire davvero la sua voce da c.t e il mantra è sempre lo stesso: «Voglio riportare l’Italia dove merita». Come dire: superiamo le ruggini del mancato Mondiale. Il concetto è stato articolato prima a KickOff dove il Mancio ha partecipato a una tavola rotonda sui 120 anni della Figc, assieme a Oriali, De Sisti, Rizzoli, Costacurta. E poi, dopo un passaggio allo stadio per vedere Milan-Fiorentina, eccolo alle 21 nel salotto di Fabio Fazio su Rai 1. In mattinata aveva iniziato immaginando un titolo per la sua Nazionale: «L’Italia della rinascita», la risposta. E ancora un proclama per il futuro: «Da una grande delusione possono nascere grandissimi trionfi. Sono molto fiducioso, anche nei momenti difficili si è trovato l’orgoglio per reagire. I giocatori devono iniziare a sognare di riportare l’Italia in cima al mondo». Lì a Coverciano, prima di KickOff, ha pure fatto una riunione tecnica con il d.g. Michele Uva e con il vice-commissario Alessandro Costacurta. In serata, invece, Mancini ha iniziato ad affrontare la questione staff in tv a «Che tempo che fa»: «Ci stiamo ragionando, è stato tutto così veloce...», ha ammesso, non chiudendo all’idea di mettersi presto in casa Andrea Pirlo. LA STRADA I problemi che hanno portato a questi risultati sono sempre sul tavolo e per questo, in primis, il neo c.t. è tornato sul solito problema, la carenza di talenti: «In passato ne abbiamo avuti tanti, forse troppi, ora ne abbiamo un po’ meno ma io sono fiducioso. Ci sono giocatori bravi, bisogna aspettare e dargli fiducia, avremo un buon futuro. Siamo una delle potenze mondiali, abbiamo 50 milioni di allenatori, è importante questo. Penso positivo». E allora, meglio trovare l’ispirazione dal passato, anche se sono state poche le gioie azzurre del Mancini giocatore: «Speriamo di riprenderci le soddisfazioni da c.t., con gli interessi», ha scherzato. E poi, ricordando il Mundial spagnolo: «L’Italia non era favorita ma riuscì a trovare la sua strada. Non è detto che anche questa Nazionale non possa trovare la sua».