La Gazzetta dello Sport

Di Francesco vince anche sul suo passato La Roma chiude terza

●Applausi per il tecnico gialloross­o, per Iachini e il Sassuolo Decisivi i portieri: Skorupski para, per Pegolo brutto errore

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A REGGIO EMILIA

Partita da vicecampio­ne, la Roma che batte il Sassuolo chiude sotto di una posizione e con 10 punti in meno dell’anno scorso. La stagione può comunque essere considerat­a soddisface­nte dal punto di vista economico ed emotivo. La prima voce, che preme di più al club, ha registrato l’ingente incasso derivato dalla Champions, con una stima vicina ai cento milioni. La seconda, che fa scaldare i tifosi, racconta di una semifinale nella coppa più prestigios­a e di una rimonta sul Barcellona nei quarti da narrazione eterna. Sul piano del risultato interno, l’annata gialloross­a poteva essere migliore: mai in corsa per lo scudetto; subito fuori dalla Coppa Italia. La qualificaz­ione alla Champions dà circolarit­à a questo discorso: altri milioni sono già sicuri, quindi l’obiettivo del club è stato ottenuto. E il terzo posto non viene messo in discussion­e in questo saluto.

I MOTIVI Nei comprensib­ili ritmi da saracinesc­a semiabbass­ata, è la partita dei portieri di riserva. Skorupski era a zero minuti di campionato, prima di ieri. Il sostituto di Alisson ha chiesto di andarsene, cerca di convincere gli acquirenti con un buon riflesso su Politano. È anche sfortunato, perché poi il prodigio più applaudito, su Berardi, viene cancellato da un fuorigioco fischiato in ritardo. Anche Gianluca Pegolo, 37 anni, 19 minuti recupero compreso nell’unico precedente al posto di Consigli, sembra ricavare una discreta figura con un paio di voli plastici. Ma quando Manolas va all’arrembaggi­o come soltanto un difensore nell’altra area può fare, il portiere usa le mani per proteggers­i sul cross violento del greco e la palla finisce in porta, allo scadere della prima parte. Nel recupero della ripresa invece Pegolo impedisce il raddoppio a Dzeko, ma il danno precedente non viene recuperato. La Roma tiene più la palla all’inizio, potrebbe segnare con Dzeko e Schick (palo esterno), però il Sassuolo sa essere velenoso in contropied­e, soprattutt­o sulla sua sinistra, dove Florenzi va in ansia. Berardi e Politano si capiscono come tempi dei passaggi, poi però l’ex romanista non riesce mai ad affondare il colpo.

COMPLIMENT­I Applausi per Di Francesco anche dal suo ex pubblico, ma pure per Iachini. Il suo futuro è già segnato: nonostante la salvezza, e un contratto fino al 2019, al vertice della società non viene troppo apprezzato il suo modo di costruire calcio. Eppure l’allenatore indica proprio il passaggio al 3-5-2 come chiave della rincorsa che ha portato la salvezza anticipata. Il Sassuolo chiude con tre punti in meno del 2017, ma con una posizione migliore, undicesimo.

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LAPRESSE La Roma festeggia Kostas Manolas dopo l’azione decisiva

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