La Gazzetta dello Sport

Inglese è al regalo d’addio Il Chievo fa festa in extremis

●Bastava un pari con il Benevento, i gialloblù soffrono ma alla fine arriva la vittoria L’attaccante destinato al Napoli saluta con un altro gol, D’Anna conquista la salvezza

- Matteo Pierelli INVIATO A VERONA

Ha dovuto aspettare l’ultima giornata, soffrire fino alla fine, ma ora il Chievo può tirare un bel sospiro di sollievo: salvezza raggiunta e paura scacciata via. La partita di ieri contro il Benevento, decisa da un gol di Inglese, che non poteva scegliere modo migliore per salutare prima dell’avventura a Napoli, è stata una formalità: bastava un punto, ne sono arrivati tre, ulteriore conferma che la scelta di promuovere D’Anna dalla Primavera è stata vincente. Il tecnico-bandiera, alla sua prima esperienza in Serie A, è stato chiamato dopo la disastrosa trasferta contro la Roma, con la squadra al terz’ultimo posto, e ha fatto percorso netto: 3 partite, 3 vittorie. E non era facile: allenare alla sofferenza richiede tempo, mentre lui ha colpito subito nel segno. Il Chievo si era seduto, dopo una partenza sprint che faceva presagire ben altri stati d’animo, e D’Anna l’ha rimesso in carreggiat­a.

SOFFERENZA La partita di ieri è stata un po’ lo specchio della stagione. Il Chievo aveva di fronte un avversario retrocesso e gli bastava un punticino: non il massimo come stimoli. E infatti la squadra di D’Anna è partita con il freno a mano, senza quell’intensità che è stato il marchio di fabbrica per tanti anni. Per sua fortuna il Chievo ha un portiere come Sorrentino, che ha salvato il risultato in apertura su Cataldi. Neanche lo spavento ha svegliato i padroni di casa. Anche perché il Benevento ha onorato l’impegno fino in fondo: il record negativo di sconfitte (29) in un campionato a 20 squadre è figlio di un inizio di stagione sciagurato. De Zerbi ieri ha urlato dall’inizio alla fine, spronando i suoi a più non posso. E i campani, che hanno chiuso il primo tempo con quasi l’80% di possesso, hanno fatto la partita, guidati da un grande Sandro, mentre l’unico acuto dei padroni di casa è arrivato da Inglese, che si è visto annullare un gol (fuorigioco) dal Var al 34’ dopo un assist di Birsa.

MISSIONE COMPIUTA Nella ripresa il Chievo è sceso in campo con maggiore determinaz­ione e aver trovato subito il gol di Inglese (che ha raccolto una corta respinta di Puggioni) ha scacciato via i cattivi pensieri. La squadra di D’Anna ha trovato la giusta distanza fra i reparti, dietro Dainelli e Tomovic non hanno concesso quasi niente (a parte un colpo di testa sprecato da Parigini) e il Chievo ha archiviato la pratica: 15a salvezza in 16 campionati di A.

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GETTY Roberto Inglese, 26 anni, festeggia con il Chievo la vittoria

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