La Gazzetta dello Sport

Camp Nou in lacrime: esce Iniesta

● L’ultima col Barça di don Andrés. E anche Torres saluta l’Atletico Madrid

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Domenica di saluti in Liga. Di lacrime, emozioni, mosaici, striscioni, lettere, baci, abbracci, sentimenti. Fernando Torres ha detto addio all’Atletico con una doppietta nel 2-2 con l’Eibar, partita che la squadra di Simeone ha giocato con una maglia dedicata al suo Niño. In serata in Barcellona-Real Sociedad è toccato ad Andres Iniesta e a Xabi Prieto, due «one club men». Andres titolare, Xabi no, insieme prima della gara a scambiarsi omaggi e regali.

INFINITO Per Iniesta un Camp Nou bello pieno, 84.168 spettatori per una partita irrilevant­e (quarta maggior presenza in questa Liga), una magnifica coreografi­a iniziale con l’8 di Andres messo in orizzontal­e a rappresent­are il tema «Infinit Iniesta», poi un enorme striscione dispiegato in curva al minuto 8 «Grazie per tanto» e cori, e applausi e richieste varie: «Arbitro per favore non fischiare la fine che Iniesta se ne va». Il Barça aveva la maglia della prossima stagione, con 10 strisce verticali a indicare i 10 distretti della città, Andres scarpe speciali coi numeri 674, le partite giocate in blaugrana, e 32, i titoli vinti. Due di media per le 16 stagioni. Arrivò alla Masia nel settembre del 1996, a 12 anni, ha debuttato in prima squadra a Bruges il 29 ottobre del 2002, ieri ha tirato giù il sipario su un’avventura meraviglio­sa.

ELOGI E LACRIME «E dicevano che non potevamo giocare insieme» ha scritto ieri tra le altre cose Xavi Hernandez, che ha voluto rendere omaggio al partner di mille vittorie con una lunga e assai sentita lettera pubblicata sul Periodico de Catalunya. Il Barça ha vinto 1-0 con gol di Coutinho (Atletico secondo a -14, Real Madrid a -17), Messi si prende la sua quinta Scarpa d’Oro, Andres è uscito all’82’ ed è andato a piangere in panchina. A fine gara spettacolo di luci per l’ultimo saluto a un eroe silenzioso. Il cui destino non è ancora certo: sembrava la Cina, poi è apparso il Giappone. Di certo c’è la Russia: tutta la Spagna attende l’ultimo magico valzer Mondiale dell’uomo che nel 2010 ha dato alla Roja la sua unica Coppa del Mondo.

38° turno. Sabato Celta-Levante 4-2, Leganes-Betis 3-2, Las Palmas-Girona 1-2, MalagaGeta­fe 0-1, Siviglia-Alaves 1-0, Villarreal-Real Madrid 2-2. Ieri Valencia-Deportivo 2-1, Athletic Bilbao-Espanyol 0-1, Atletico Madrid-Eibar 2-2, Barcellona-Real Sociedad 1-0. CLASSIFICA: Barcellona 93, Atletico 79, Real Madrid 76, Valencia 73, Villarreal 61, Betis 60, Siviglia 58, Getafe 55, Eibar, Girona 51, Espanyol, Real Sociedad, Celta 49, Alaves 47, Levante 46, Athletic, Leganes 43, Deportivo 29, Las Palmas 22, Malaga 20.

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AFP Andrés Iniesta, 34 anni, in campo con la figlia

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