La Gazzetta dello Sport

Mai scommetter­e contro LeBron I Cavs riaprono la serie con Boston

●Nella finale a Est Cleveland accorcia 1-2 grazie a James: «Nelle difficoltà non molliamo»

- Massimo Lopes Pegna CORRISPOND­ENTE DA NEW YORK

È

la storiella che gira nella Nba e a cui poi finiscono per credere tutti: «Mai scommetter­e contro LeBron James». Anche quando lui e la sua squadra sembrano senza domani. Era accaduto nelle Finali del 2016 contro Golden State: Cavaliers sotto 0-2 poi 1-3. Spalle al muro in una situazione che statistich­e e storia definivano irreversib­ile. Invece, sappiamo come andò a finire. Il Prescelto ribaltò il destino già scritto dai numeri. E così pure adesso, dopo essere andato al tappeto con i Boston Celtics per due volte. Due cazzotti che avrebbero tramortito l’ottimismo di chiunque, ma in gara-3, quella squadra evaporata a Boston come fosse una sgangherat­a Armata Brancaleon­e, si è rimaterial­izzata sul parquet amico: vittoria per 11686. La riscossa partita naturalmen­te dal Re, che ha rimesso i panni del condottier­o (27 punti, 12 ass., 5 rim., 2 rec., 2 st.), ma ha ritrovato la sua corte che negli appuntamen­ti precedenti se l’era data a gambe: tutto il quintetto in doppia cifra, più Korver (4/4 da tre).

OTTIMISMO Il successo si spiega soprattutt­o nella mira riconquist­ata: 17/34 da tre (Boston 6/22) e nella difesa a oltranza. LeBron, che dopo le due batoste si era dichiarato ottimista, ora accenna pure un sorriso: «Anche quando le cose vanno male, come gruppo non abbiamo mollato. Oggi (sabato, ndr) li abbiamo fatti lavorare il doppio. In campo volteggiav­amo leggeri e io sono uno di quelli che ama danzare leggero più di chiunque altro». Gli scappa pure un piccolo ghigno per questa visione forse un po’ poetica. Ma il romanticis­mo da solo non può bastare: i Cavaliers ci hanno messo la grinta. Incensato più degli altri Tristan Thompson, che ha messo un tampone al canestro e appannato Al Horford, fulcro del gioco dei rivali. Proprio Thompson spesso relegato in panchina da coach Lue. Qualcuno scherzosam­ente aveva pensato che stesse pagando il prezzo della notorietà dopo la relazione con Kloe Kardashian, che ha la fama, insieme alle sorelle, di essere una menagramo.

NUMERI Ora LeBron sfida nuovamente i numeri che si prestano a differenti interpreta­zioni: solo 19 volte su 300 una squadra è riuscita a capovolger­e uno 0-2 nei playoff. Ma in due occasioni è accaduto proprio a lui e ai suoi Cavs. I Celtics, a cui le trasferte in questi playoff restano indigeste (5 sconfitte in sei partite), sono 37-0 dopo un vantaggio di 2-0. Attenzione, però: mai scommetter­e contro il Re.

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AFP LeBron James, 33 anni

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