«L’incognita sarà il vento Rosa difficile, Yates vola»
●Dumoulin «Voglio un’altra tappa. Per la maglia non saprei come staccare Simon»
Il momento saliente della conferenza stampa di Tom Dumoulin arriva alla fine. Non si parla della crono di oggi, ma del tempo fatto segnare da Chris Froome sullo Zoncolan. È una performance credibile?, chiede un collega. «Anch’io ho fatto un buon tempo, ho perso solo poco più di una trentina di secondi. Capisco che la gente si faccia queste domande perché il tempo è stato il più veloce dal 2007. Io vi posso dire che sono pulito. Voi non dovete credermi, ma io so di averlo fatto in modo pulito. Posso capire che ci siano queste domande. Cosa volete che risponda? Cosa volete che vi dica?». Parole sibilline, un dire e non dire che lascia un alone di mistero. Più chiaro ed esplicito, invece, sulla crono: «È un percorso pianeggiante, lineare, con poche curve, super veloce. Quando sei in posizione e con il vento di coda come nella ricognizione, più forte di tanto non puoi andare perché c’è un limite naturale. Se fosse così anche in gara non ci saranno grandi distacchi tra gli uomini della generale. Diverso è se il vento si dovesse girare e se ci fosse pioggia. Il mio obiettivo è vincere un’altra tappa, ma la maglia rosa con queste condizioni sarà difficile da prendere. Comunque sto bene, sono in forma fisicamente e mentalmente. A al momento c’è un corridore migliore di me. È il ciclismo. È la vita».
IL LEADER Eh sì, Yates vola. «Sta correndo molto bene, non ha commesso molti errori, non saprei come staccarlo in questo momento. Aspetto il momento giusto per provarci, appena arriverà ci proverò. Fino a Roma può accadere di tutto, io lotterò ogni giorno». L’ultima battuta, da campione del mondo, è sull’idea dell’Uci di abolire dalla prossima stagione la cronosquadre iridata: «Non è una bella idea. Farla per nazioni? No, impraticabile».