La Gazzetta dello Sport

«La prima del Giro E oltre le aspettativ­e Ora rilancerem­o»

●Bellino (Rcs Sport) sul debutto delle bici elettriche: «La formula è piaciuta. Ed era solo l’anno zero»

- Andrea Guerra ROMA

Dall’alba di Catania al tramonto di Roma. Dalla Sicilia alla capitale, dopo aver attraversa­to lo Stivale in lungo e in largo. Dal teatro romano di uno dei borghi della Magna Grecia ai Fori Imperiali della Città Eterna. Dopo 18 tappe si è chiusa domenica la prima edizione del Giro E, la corsa sperimenta­le su e-bike che Rcs Sport ha lanciato insieme al Giro numero 101, in partnershi­p con Enel, Pinarello, Tag Heuer, Banca Mediolanum e Named Sport. Diciannove i corridori in corsa domenica, nel circuito ricamato nel centro città, all’ombra del Colosseo e di alcuni dei monumenti più belli di Roma. Le batterie delle Nytro sono rimaste per lo più a riposo perché il tracciato non prevedeva pendenze impegnativ­e: due giri e quindi lo sprint sul corso ciottolato, concesso per strappare l’ovazione del pubblico, e prima delle premiazion­i sullo stesso podio toccato pochi minuti più tardi dalla nuova maglia rosa Froome. Medaglie, foto di rito, brindisi. Rituali che si sono ripetuti per tre settimane e hanno scandito le tappe. E il sole, sorto in Sicilia per benedire la partenza, è tramontato sulla prima edizione del Giro E.

SCOMMESSA VINTA

«Siamo contentiss­imi. Il bilancio non può che essere positivo. È un evento che abbiamo lanciato all’ultimo momento, ma è stato un grande successo perché ci abbiamo creduto. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e ora dobbiamo tirare le somme. Questo era l’anno zero», le parole di Paolo Bellino, direttore generale di Rcs Sport. Che mette già il mirino sul 2019. «Ci siamo già dati un obiettivo: proporlo il prossimo anno con un format più completo, più accattivan­te. Questa edizione ci è servita per studiare la riuscita a livello logistico. Abbiamo messo insieme esperti ciclisti, amatori, sportivi, vip, tante persone eterogenee per capire se questa proposta piacesse. Il risultato è che tutti si sono divertiti e hanno potuto, anche solo per un giorno, sentirsi parte viva del Giro. Era questo lo spirito che cercavamo». Gli fa eco Roberto Salvador, direttore di Giro E: «È stato tutto fantastico, anche oltre le aspettativ­e. Il prossimo anno faremo le cose più in grande con una aggiunta: tutta la carovana sarà elettrica, quindi green, a emissioni zero. Passeremo alla storia per essere stati i primi al mondo ad aver creato un’occasione così e grazie ai nostri partner potremo fare ancora meglio».

ENTUSIASMO

Il format potrà subire delle variazioni, ma il Giro E avrà un’anima turistica e solo un pizzico di agonismo. «Ho visto tanto entusiasmo sulle strade e ho raccolto commenti euforici sul passaggio del Giro E sul tragitto della corsa. Chi non ha capito che non era una gara vera e propria si dovrà ricredere per comprender­e ancora meglio lo spirito con cui abbiamo lanciato l’iniziativa. Siamo solo alla prima, non possiamo far altro che migliorare», la chiusura di Bellino.

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LAPRESSE Andrea Lo Cicero, 42, uno dei vip del Giro E, all’arrivo ai Fori

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