La Gazzetta dello Sport

Goudelock stende Brescia Milano vede la finale

●Mini Mamba decisivo: ben 11 punti negli ultimi 100” Pianigiani: «Era arrabbiato per il tiro fallito in gara-1»

- Massimo Oriani INVIATO A MONTICHIAR­I (BS)

La grande verità, quella che in fondo sanno tutti, ma che a volte si finisce col dimenticar­e: la differenza la fanno i fuoriclass­e. Quelli che sanno mettere la palla nel cesto quando più scotta. Andrew Goudelock non ha vissuto una stagione facile a Milano. Ma ieri ha ricordato a tutti perché è stato portato all’Olimpia, ovvero per vincere partite come quella del PalaGeorge, la classica sfida che, sull’1-1 in una serie al meglio delle 5, fa pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. L’ex Maccabi ha infilato 14 punti (sui 22 Olimpia) nell’ultimo quarto, 11 nell’arco di 100 secondi, che hanno portato l’EA7 dal -4 (64-60) al +6 (68-74), completand­o poi l’opera con la tripla del 72-78 a 37” dalla fine che ha messo in ghiaccio il match.

COMPLIMENT­I «E’ un giocatore che ha queste qualità – spiega Pianigiani –, è ancora arrabbiato perché ha sbagliato un tiro semplice per vincere in gara-1. La squadra è stata brava a creare gli isolamenti giusti, lui a fare molto anche in difesa, è lì il salto di qualità che mi è piaciuto». «I compagni mi hanno sempre cercato e mi hanno messo in ritmo – aggiunge Goudelock –. Ho sempliceme­nte aspettato che la partita venisse da me. Ora ricarichia­moci perché in gara-4 bisogna chiudere». «E’ un campione – dice Diana -, penso costi quanto tutta la nostra squadra, bravissimo lui». E’ stata una classica partita di playoff, tiratissim­a, con ogni pallone che pesa come un macigno, Brescia capace di partire spinta dall’entusiasmo dello splendido pubblico di casa, Milano che assorbe il colpo e mette la freccia, arrivando a +5. «Abbiamo disputato una prova solida – prosegue il tecnico dell’Olimpia –. Non ci siamo innervosit­i all’inizio quando abbiamo fallito anche conclusion­i smarcate. Ma su quel +5 abbiamo giocato 2’ scellerati buttando via tutto. Infatti quello è stato l’unico quarto perso e rischiava di costarci caro». Anche la Germani ci metteva del suo con un inimmagina­bile 2/10 (era pure 0/8) ai liberi (alla fine sarà 5/14). L’avvio di ripresa era tutto dell’Armani con Micov e Goudelock, ma Brescia non mollava ed aveva la capacità di rientrare dal -10 con un 21-10 firmato soprattutt­o da Michele Vitali e Bryce Cotton. Poi la sfuriata da stella di Goudelock per il 2-1. «E’ stata la partita che ci aspettavam­o – chiude Diana – combattuta. Abbiamo fatto un grande lavoro arrivando a giocarcela alla pari contro una squadra costruita per giocare l’Eurolega e stravincer­e il campionato. E’ una serie ancora aperta, la prossima è da dentro o fuori, dobbiamo resettare. Resta il rammarico perché abbiamo avuto l’occasione di allungare il vantaggio e non lo abbiamo concretizz­ato. Ci presentere­mo a gara-4 con più rabbia».

BELLA? Non sarà facile, ma non ci sarebbe nemmeno da stupirsi se si andasse alla bella. Anche se Brescia alla fine è apparsa parecchio sulle ginocchia, col cervello annebbiato nei momenti decisivi, laddove Milano ha piazzato invece la zampata vincente. E giocando ogni due giorni, con un roster molto più corto, è inevitabil­e che accada. «Dobbiamo migliorare nelle palle perse (15, ndr.), ma non è una novità» termina Pianigiani. Ora potrà farlo con più serenità, sul 2-1.

HO ASPETTATO CHE IL MATCH VENISSE DA ME. IN GARA-4 BISOGNA CHIUDERE

LA GUARDIA EA7 SU GARA-3

 ?? LAPRESSE ?? Andrew Goudelock, 29 anni. La guardia EA7 ha chiuso gara-3 con 20 punti, 3 rimbalzi e 3 assist
LAPRESSE Andrew Goudelock, 29 anni. La guardia EA7 ha chiuso gara-3 con 20 punti, 3 rimbalzi e 3 assist
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