Barzagli&Chiellini La Juventus nomina due senatori a vita
●Allegri vuole ringiovanire ma non rinuncia ai leader della sua difesa: Andrea firma fino al 2019, Giorgio fino al 2020
Senatori a vita per la Signora. Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli rappresentano la continuità: dopo l’addio del capitano Gigi Buffon, la Juventus vuole tenersi stretto il suo successore e anche l’altro leader storico della difesa bianconera. Per questo nonostante siano entrambi abbondantemente sopra ai 30, per tutti e due è pronto il rinnovo di contratto. Re Giorgio ha chiuso la tredicesima stagione in bianco e nero facendo il motivatore. Dopo una stagione straordinaria, probabilmente la migliore per prestazioni e carisma, si è riciclato sostenitore dei compagni a bordo campo nelle ultime partite, per cercare di esorcizzare l’infortunio che lo aveva fermato contro il Napoli e lo ha costretto a saltare la finale di Coppa Italia e le ultime gare di campionato (tra cui la delicatissima sfida con l’Inter).
BIENNIO PER I RECORD Prima però Chiellini aveva giocato 38 gare ad altissimo livello, segno che l’età che avanza non è necessariamente un limite. Presto, molto presto (ormai è solo questione di giorni) si legherà alla Signora per altri due anni, che vivrà con l’eredità di Gigi al braccio. Giorgio è arrivato a Torino ventenne e resterà con la stessa maglia addosso almeno fino a 36 anni. Poi lo aspetta una scrivania alla Continassa, nuova sede bianconera, la collocazione perfetta per uno che ha una laurea in Economia. Intanto si divertirà ancora a giocare e a battere altri record: quest’anno ha superato Boniperti nella top ten degli juventini con più presenze; è settimo con 472 gettoni e ha Zoff (476) e Bettega (482) nel mirino.
INVECCHIATO BENE Chiello e Barza sono ciò che resta della BBBC bianconera, che aveva già perso Leonardo Bonucci l’estate scorsa ed è appena rimasta orfana di Buffon. Barzagli ha tre anni in più di Giorgio (37) e nell’ultima annata ha giocato lo stesso numero di partite (38) ma molte meno da titolare (36 Chiellini, 24 lui). Allegri lo ha gestito nella maniera giusta, risparmiandogli il doppio lavoro tra campionato e Champions per averlo sempre fresco nelle partite più importanti. Una strategia che ha funzionato, perché Andrea è stato prezioso in più di un’occasione, e non solo per le performance in campo: lui che è taciturno di carattere, si è messo i panni del leader nei momenti delicati, esibendosi anche in discorsi motivazionali.
LA CARICA PRE NAPOLI Andrea prese la parola a Vinovo prima della gara d’andata con il Napoli, vinta grazie alla rete segnata da Higuain. Era un momento delicato, due settimane prima la Juventus aveva perso in trasferta contro la Sampdoria ed erano uscite voci di una spaccatura tra italiani e sudamericani. L’obiettivo di Barza, che al San Paolo entrò solo nei minuti finali, era compattare il gruppo e far capire quanto fosse importante vincere a casa della diretta concorrente per lo scudetto. Missione compiuta, a giudicare dal risultato dell’incontro e anche dalla conquista del settimo scudetto di fila. Anche Barzagli ha il contratto in scadenza, ma firmerà per un solo anno.
REDUCI Ringiovanire non significa demolire: Allegri sa bene quanto sia preziosa l’esperienza della vecchia guardia e conta molto sull’apporto dei suoi senatori a vita. Dopo gli adii di Buffon e Lichtsteiner, Chiellini e Barzagli restano, con Marchisio, gli unici ad aver vinto sette scudetti di fila. Al contrario del Principino, però, che non ha ancora certezze sul futuro, i due difensori potranno provare a vincere anche l’ottavo tricolore.