Buffon a giudizio Uefa Aspetta la squalifica prima dell’ok al Psg

Oggi è il giorno di Gigi Buffon. Non della firma con il Psg ma del giudizio della Uefa, che deve pronunciarsi dopo l’espulsione in Real Madrid-Juventus e le parole dure contro l’arbitro inglese Oliver. Oggi la commissione disciplinare si riunirà ed è molto probabile che diffonda subito la sentenza, a meno che non decida di prendersi più tempo e rimandare tutto al giorno successivo. L’Uefa ha aperto un doppio procedimento, sia per il rosso sia per le frasi contro Oliver dopo il penalty concesso nei secondi finali della gara di ritorno dei quarti di Champions, che di fatto ha qualificato il Real per la semifinale («Ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore, ha commesso un crimine contro l’umanità sportiva»).

MANO PESANTE? I capi d’accusa sono il rosso diretto e la condotta offensiva nel dopo gara. Fermo restando che dovrà scontare un turno per l’espulsione, la squalifica potrebbe diventare più ampia: per la violazione dell’articolo 15 (ovvero il rosso diretto per proteste) rischia da due a quattro giornate di stop, a seconda di ciò che Oliver ha scritto nel referto. Più pericolosa è l’accusa di condotta offensiva, perché potrebbe costargli una squalifica a tempo. Il fatto che il portiere abbia deciso di continuare a giocare cambia la prospettiva: in caso di addio al calcio dal parte dell’Uefa avrebbe potuto prevalere il buonsenso, per non macchiare la fine della carriera di un grande giocatore. Buffon però andrà avanti col Psg e la firma tarda ad arrivare anche perché sia lui sia il club sono in attesa di capire quante partite dovrà saltare. Uno stop molto lungo potrebbe annullare tutto. L’entourage del giocatore si augura che l’Uefa non usi la mano pesante e tenga conto del passato virtuoso: Gigi non era mai stato espulso in Europa. «Ho sempre avuto una condotta educata e sportiva», ha dichiarato Buffon nell’ultima conferenza, ammettendo però che una squalifica sarebbe giusta e normale.