La Gazzetta dello Sport

L’Inter cerca le ali per decollare in Champions senza turbolenze

●Il club si muove per rinforzare le fasce: fari accesi su Berardi, Depay, Politano e Verdi

- Matteo Brega INVIATO A PERUGIA

Sfogliare la margherita per trovare l’esterno giusto, quello che ti può far decollare in Champions, quello che ti può far mettere pressione a chi in Italia ti arriva davanti puntualmen­te da anni. Ecco ciò che cerca l’Inter in questo mercato che ancora stenta a partire perché in cima alla lista ci sono le plusvalenz­e da raccoglier­e. Proviamo allora a vedere i pro e i contro di quattro nomi che vengono seguiti dal d.s. Piero Ausilio.

MEMPHIS DEPAY L’accelerazi­one sull’olandese del Lione certifica che sono stati dissipati alcuni dubbi su di lui. La stagione con 22 gol in 51 partite tra campionato e coppe dimostra la sua crescita in campo. Ala sinistra, ma anche seconda punta, può giocare in due ruoli. All’Inter garantireb­be anche una voglia tutta nuova di riproporsi a livelli altissimi, con una Champions da giocare da protagonis­ta. Il lato debole dell’olandese è il carattere, ciò che negli anni ha mostrato più sui social che sul terreno di gioco. Atteggiame­nto da duro, quasi sfacciato, è un elemento che in casa interista tengono in consideraz­ione. Si dice che sia migliorato molto, sia diventato più riflessivo, sia maturato. Quello che ha fatto con il Lione in questa stagione è sotto gli occhi di tutti. La sua Olanda non farà il Mondiale quindi potrebbe essere un vantaggio: arrivare subito ad Appiano Gentile per mettersi a disposizio­ne di Spalletti al fine di entrare velocement­e nella filosofia nerazzurra.

DOMENICO BERARDI Fino a qualche settimana fa ci sarebbero stati solo dei contro. Il suo appannamen­to complessiv­o, accompagna­to anche da guai fisici, avevano fatto sorgere alcuni dubbi su di lui. Il carattere introverso, quel legame con Eusebio Di Francesco e il Sassuolo sembrava lo zavorrasse­ro in provincia. Invece i colpi ci sono e lo ha dimostrato nel finale di stagione (con gol proprio all’Inter). Ecco perché i nerazzurri potrebbero rispolvera­rlo dato che il prezzo più basso lo fa tornare un affare. Rischioso per il suo essere introverso, ma comunque un ipotetico affare. Il Berardi che aveva fatto innamorare anche la Juventus era un giocatore duttile nel tridente offensivo. Aspetto da recuperare e da sistemare nella casella dei pro, senza dubbio. MATTEO POLITANO Altro prodotto del Sassuolo, ha superato in continuità il collega Berardi. E lo ha fatto segnando gol di qualità. A gennaio lo voleva il Napoli. Il mancato passaggio alla corte di Maurizio Sarri non lo ha depresso, anzi. E così il suo valore è cresciuto. Questo aspetto è piaciuto in casa interista, lui capace di prendersi sulle spalle un Sassuolo in difficoltà

e portarlo alla salvezza. La sfrontatez­za però si scontra con l’inesperien­za. A Milano avrebbe gli occhi addosso, dovrebbe dare risposte immediate. Sarebbe pronto? Impossibil­e rispondere, ma lecito chiedersel­o. Forse la sua voglia di fare può trasformar­si proprio nell’arma in più dentro un collettivo pensato per alzare il livello di competitiv­ità in Italia e in

Europa.

SIMONE VERDI Ci sono due pro che si chiamano piede destro e piede sinistro. La capacità di calciare in maniera identica con entrambi gli consente di mettersi a disposizio­ne per qualsiasi fascia. Non ci sono limiti da questo punto di vista. Nel 4-3-3 o 4-2-3-1 si può utilizzare liberament­e in base all’avversario e al momento. Ed è un bel punto di partenza, soprattutt­o perché porterebbe all’Inter le sue qualità sui calci piazzati. Nell’ultima stagione solo Brozovic ha dato dimostrazi­one di saperci fare con la maglia nerazzurra. Lui garantireb­be una soluzione in più, anzi due. Ecco però che a Milano, a differenza di Bologna, non avrebbe il posto garantito. La sua reazione alla capacità di mettersi in mostra, conquistar­e la fiducia di Spalletti, giocare regolarmen­te ad alti livelli tre volte a settimana sono tutti aspetti che non sono preventiva­bili.

SPUNTI

In cima alla lista della società ci sono le plusvalenz­e da raccoglier­e

Ma il d.s. Ausilio ha sul taccuino 4 nomi per colmare il gap in Italia e in Europa

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Luciano Spalletti, 59, ha riportato dopo 6 anni l’Inter in Champions

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